Carlo Freccero difende "C'è Grillo" dalle polemiche

Carlo Freccero, il direttore di Rai 2, tenta di placare le polemiche provocate da C'è Grillo

"C'è Grillo", è il secondo di alcuni speciali voluti da Carlo Freccero per attirare il pubblico, riempire i buchi della programmazione di Rai 2 e fare programmi di facile interesse richiamando miti della televisione del passato è stato letteralmente una bomba, in senso negativo. Il problema principale è stata la polemica nata a seguito della notizia che la Rai avrebbe versato circa 30.000 euro in diritti d'autore all'agente di Beppe Grillo.

Perché i 30.000 euro a Beppe Grillo?

La polemica ha indignato non poco l'opinione pubblica e mosso i giornali per alcuni giorni, anche se, alla fine, non ce n'era motivo. 

La cifra dovrà essere versata alla Marangoni Spettacolo, società dell'agente di Beppe Grillo, proprio per l'utilizzo degli spezzoni di suoi show all'interno del programma di Rai 2, una cosa abbastanza normale, come viene spiegato da Viale Mazzini in una nota:

Per il format di Rai2 ‘C’è’, così come per tutti i programmi simili, la Rai – al pari degli altri soggetti del sistema televisivo – versa il dovuto per la cessione in licenza dei diritti di diffusione televisiva. Tale corrispettivo viene destinato alla società titolare dei diritti dell’artista.

La difesa di Carlo Freccero, Direttore di Rai 2

Date le numerose e accese polemiche Carlo Freccero ha deciso di replicare a tutte le accuse, anche perchè lui stesso era stato accusato, da Michele Anzaldi del PD, di essere un "ultrà di Grillo e Salvini coi soldi pubblici", 

Il direttore di Rai 2, quindi, ha specificato, rilasciando una dichiarazione all'Adnkronos, che si tratta di un normale acquisto di diritti di spettacoli esterni alla Rai, dal costo anche relativamente contenuto, soprattutto perchè:

 Vi assicuro che il programma di Grillo è costato davvero poco, perché i diritti dei suoi programmi Rai sono della Rai. E quindi non abbiamo dovuto acquistare molto materiale.

Specificando, poi, che il programma su Benigni, ad esempio, costerà molto di più in quanto i diritti degli spettacoli sono in mano a Benigni, e quindi si dovranno acquistare. Dicendo chiaramente, poi, che questi programmi sono in ogni caso necessari perchè la rete non ha programmi da mandare in onda: 

Io il programma di montaggio su Grillo, così come quello su Celentano e su Benigni, l’ho pensato perché non ho programmi pronti da trasmettere. E devo salvare la rete.