Claudio Bisio rivela: "Sanremo? Mai più, in Rai è tutto cambiato"

Nervoso e insoddisfatto, Claudio Bisio rompe il silenzio a due settimane da Sanremo e rivela: "Dietro le quinte c'era timore per ogni cosa"

Claudio Bisio rompe il silenzio. A due settimane dalla fine del Festival di Sanremo, il conduttore della sessantanovesima edizione ha raccontato cos'è successo davvero dietro le quinte dell'Ariston e l'aria pesante che ne ha condizionato il lavoro. Le sue parole dipingono uno scenario tutt'altro che tranquillo. “Mai più a Sanremo, l'ho promesso a mia moglie”, ha dichiarato in un'intervista a Repubblica. “Non parlerei di pressioni o censura, ma proprio di clima Rai: pesante, faticoso. Dietro le quinte c'era timore per ogni cosa”. 

Claudio Bisio, Sanremo da dimenticare

Ho scoperto che non si può essere di lotta e di governo. Fare lo ‘spacca tutto’ e poi annunciare ‘Ecco a voi la canzone…’”, ha ammesso l'attore, tornato in tv come giudice di Italia's Got Talent. “Ho tenuto fede al compito che mi era stato dato: presentare. L'altra mia unica volta a Sanremo, da ospite della finale, sette anni fa, ed eravamo pure sotto elezioni, fu più facile: arrivai con un monologo forte, duro, che partiva anti-casta e finiva con un pugno nello stomaco verso noi italiani. Stavolta era tutto più complicato”. 

Claudio Bisio: Sanremo 2019 pieno di difficoltà

Persino il siparietto della Lega dell'amore, cantata con Michelle Hunziker durante la seconda serata di Sanremo, stava per diventare un caso: “Con Michelle abbiamo fatto La lega dell'amore, un pezzo di un mio spettacolo di 25 anni fa, inserito poi in un disco con Elio e le Storie Tese. Il ritornello è: ‘Gioia fratellanza cuore amore mamma t'amo e nulla più’… Beh, non sa i problemi. È stata sollevata perfino la par condicio, perché c'era ‘Lega’”.

Insomma, i tempi rispetto ai suoi esordi in Rai sono proprio cambiati: “Io in Rai c'ero stato 25 anni fa con Cielito lindo, la Rai di Guglielmi, Frassa… È tutto cambiato, sospettoso. Certo, è cambiato anche il mondo, si è incattivito. Sui social mi dicono cose come ‘sporco comunista’”.