La concorrenza di Netflix, Amazon e Hulu è agguerritissima. Ma il vero scopo dell'azienda di Cupertino è un altro...
In questo csaso la Mela non è all'avanguardia, perché all'idea di creare dei contenuti televisivi originali ci hanno già pensato altri colossi. Tanto che ora c'è quasi l'imbarazzo delle scelta. Netflix e film originali, Amazon Originals, Hulu Originals. Ma visto che la concorrenza giova – in questo caso allo spettatore – perché non salutare con ottimismo la possibilità che presto siano disponibili anche degli Apple Originals?
L'indiscrezione che arriva dal Wall Street Journal
Stando infatti a quello che riporta il The Wall Street Journal, Apple si starebbe preparando a espandersi da Cupertino a Hollywood per sviluppare contenuti video originali per il suo servizio di streaming, Apple Music. Gli executives del colosso californiano avrebbero intrattenuto presunte trattative con gli studios di Hollywood per produrre programmi Tv per il servizio. Sarebbero addirittura giù state avviate alcune trattative per la produzione di lungometraggi.
Apple vuole diventare la rivale #1 di Netflix?
Le intenzioni della Mela, per il momento, non sarebbero proprio queste. Pare infatti che Apple non stia cercando di costruire una library di contenuti originali abbastanza grande da poter rivaleggiare con quelle dei colossi dello streaming, Netflix e Amazon. L'obiettivo, invece, sarebbe quello di usare i contenuti originali per sostenre il servizio di streaming musicale, per renderlo più competitivo nei confronti di quello che, questa volta sì, è il nemico numero 1: Spotify.
La forbice tra i due servizi, infatti, è tutt'oggi considerevole. Secondo Business Insider, Spotify Premium può contare su più di 40 milioni di sottoscrizioni a pagamento (dato rilevato a settembre del 2016), mentre Apple Music ha raggiunto il traguardo di (appena) 20 milioni di abbonamenti solo lo scorso mese. Inoltre, nonostante Apple Music sia sul mercato da soli 18 mesi, dall'aprile dello scorso anno si sono contati solo 7 milioni di nuove iscrizioni.
Il malumore a Cupertino, visti anche i dati deludenti sulle vendite dell'iPhone 7, è comprensibile.
Fonte: TheWrap.com