Da metà dicembre Dazn potrebbe limitare la visione contemporanea di una partita su due dispositivi: utenti in rivolta
La notizia bomba la sgancia il Sole 24 Ore. Secondo il quotidiano di Confindustria, Dazn ha in mente di impedire ai propri abbonati di vedere contemporaneamente le partite della Serie A e di tutti gli altri campionati su due dispositivi con un solo abbonamento. Lo stop alla doppia utenza dovrebbe partire da metà dicembre, ma il servizio di streaming non ha ancora confermato ufficialmente questa scelta.
Dazn, doppia utenza stop da dicembre 2021
Manca un comunicato o una posizione precisa da parte dell'azienda, ma sui social è ormai partito un fiume di critiche nei confronti del gruppo londinese, come quando le partite non si vedevano. La visione contemporanea di una partita su due dispositivi con un solo abbonamento è una funzione attualmente disponibile e inclusa nelle condizioni del servizio.
Se oggi due persone con lo stesso abbonamento, membri della stessa famiglia, possono collegarsi da due wi-fi diversi per godersi un incontro del campionato, da dicembre non sarà più possibile. Due persone dovranno essere collegate esclusivamente alla stessa rete internet. Questa mossa, in realtà, smaschera il basso numero di abbonati fin qui effettuato, anche se il Sole parla di un'azione dettata dalla diffusione di account pirata.
Le associazioni dei consumatori hanno chiesto l'intervento dell'Agcom e dell'Antitrust e la politica è subito scesa in campo contro Dazn. Il deputato del Pd Marco Lacarra definisce la decisione della piattaforma una "grave lesione dei diritti degli abbonati".
Non è tollerabile che agli appassionati di sport abbonati alla piattaforma sia riservato questo trattamento e che gli sia impedito di utilizzare il servizio alle condizioni previste al momento dell'acquisto, men che meno facendosi scudo dietro la pur condivisa esigenza di contrastare la pirateria. Ho chiesto con un'interrogazione al ministro Giorgetti di vigilare sulla situazione e intraprendere ogni utile iniziativa a tutela dei consumatori.
Dazn, due dispositivi due abbonamenti: rivolta social
La fine della doppia utenza, secondo quanto rivela Repubblica, è stata caldeggiata dalla Lega Serie A, che si sarebbe lamentata della "svalutazione del prodotto" (il prezzo di 20 euro al mese sarebbe ritenuto troppo basso) e della distorsione provocata dall'opzione nella rilevazione dei dati d'ascolto.
Su Twitter fioccano già foto di abbonamenti disdetti e cinguettii di chi lamenta che "una famiglia che ha un figlio fuori sede per l'università o per lavoro, è costretta a sottoscrivere due abbonamenti", bollando Dazn come "i primi a favorire la pirateria".
Nel vortice delle proteste incappa pure Enrico Mentana. Condividendo la notizia dal suo sito Open, il direttore del telegiornale di La7 scrive che si va "verso la stretta contro i furbetti del pezzotto", confondendo il multiuso con la pirateria.