Elena Santarelli demolisce Signorini sull'aborto: "La parola spetta a noi donne"

La querelle non si placa e arriva fino a "Le Iene": nel corso del programma la conduttrice "massacra" il collega

Dopo Endemol Shine Italy, anche Nicola Savino e Elena Santarelli si dissociano dalle parole inquietanti di Alfonso Signorini contro l'aborto pronunciate durate il Grande Fratello Vip. La conduttrice è subentrata in corsa a Le Iene per sostituire Ornella Vanoni, affetta da un forte stato influenzale. Accanto a Savino, la showgirl fa fede agli scopi della trasmissione dichiarati in prima persona: garantire spensieratezza, divertimento e riflessione.

Elena Santarelli, Iene prendono le distanze da Signorini

Nel corso del varietà di Italia 1, Nicola Savino e la Gialappa's spiegano che quello di Signorini è stato sicuramente uno scivolone, andando controcorrente rispetto alle mancate "scuse" del conduttore, che ha ribadito la propria posizione chiarendo che "tra i diritti civili per i quali mi batto da sempre ci sono il rispetto e la difesa della libertà di pensiero".

È un frase detta sicuramente in velocità. Comunque la pensiate, vogliamo ricordare a tutti che l'aborto è una conquista di civiltà, è un diritto che in Italia è stato sancito da 40 anni con un referendum con cui gli elettori si sono espressi con una grandissima partecipazione.

Il presentatore fa riferimento alla richiesta di referendum abrogativo degli articoli del codice penale presentata da Marco Pannella e Livio Zanetti alla Corte di Cassazione che raccolse oltre 700mila firme. Prima della legge 194 del 1978, l'interruzione volontaria di gravidanza era infatti considerata reato dall'ordinamento italiano, che lo puniva con la reclusione da due a cinque anni, comminati sia all'esecutore dell'aborto che alla donna stessa.

Alfonso Signorini e aborto, uno scivolone da non perdonare

A Savino fa eco Elena Santarelli, l'unica presenza femminile di turno della trasmissione.

Comunque la si pensi, io credo sia essenziale garantire la libertà di scelta, che è stata il punto di arrivo di tante battaglie. E credo che quando si parla di questi temi, la parola spetti prima di tutto a noi donne.

Le Iene e Endemol sono stati netti nella loro presa di posizione. Molto più inquietante e triste è il silenzio assoluto di Mediaset sulla vicenda.