Sanremo 2023, l'ipocrisia della Rai: si dissocia da Fedez ma lo conferma al Festival

Dopo il freestyle del rapper (rimosso pure da YouTube), Stefano Coletta condanna gli attacchi a Bignami e Roccella ma Fedez resta al suo posto

I vertici della Rai si dissociano, almeno a parole, dall'intervento di Fedez durante la seconda serata di Sanremo 2023. Nella sua invettiva prodotta da Salmo, in collegamento dal palco galleggiante della Costa Smeralda, il rapper si è scagliato contro il governo, prendendosela in particolare con il viceministro ai Trasporti Galeazzo Bignami, meloniano che in passato è apparso in una foto ad una festa vestito da Hitler, e con il ministro per la Famiglia Eugenia Roccella, colpevole di aver detto in un'intervista che "purtroppo l'aborto è una libertà delle donne".

Fedez, Sanremo 2023 è un'invettiva polemica

Dopo aver strappato la foto di Bignami e lanciato la solita frecciatina ai nemici del Codacons, Fedez ha invocato l'articolo 21 della Costituzione, protagonista del monologo di Roberto Benigni nella prima serata del Festival. "Il testo della canzone non è stato annunciato allo staff della Rai e voglio assumermi la piena responsabilità di questo", ha aggiunto a fine performance il marito di Chiara Ferragni.

Durante la consueta conferenza stampa del 9 febbraio, Stefano Coletta ha preso le distanze da Fedez. Il Direttore dell'Intrattenimento Prime Time ha dichiarato di non aver mai conosciuto il cantante di persona, specificando che il rapper "ci aveva comunicato una cosa dicendoci che poi avrebbe cambiato".

A nome della Rai, ritengo che la libertà sia un diritto sacrosanto ma, sempre a nome della Rai, dei vertici, in maniera molto netta mi sento di dirlo: mi dissocio fortemente dagli attacchi personali che la performance di Fedez ha rappresentato, soprattutto nella gestualità. Può fare male quando diventa un attacco personale, che io contesto fortemente e che il servizio pubblico non può ammettere.

Coletta ha specificato che "quando si tramuta in un attacco personale, peraltro a un viceministro del nostro governo che si era trovato più volte a dover chiedere scusa per una foto", non si è più nel campo delle libertà e del diritto.

Era un capitolo chiuso. Questo tipo di attacchi non sono sintomo di libertà e quindi, davvero, come rappresentante del servizio pubblico, lo dico a nome dei miei vertici, dell'amministratore delegato Carlo Fuortes e della Presidente, non possiamo che sottolineare che, quando poi l'attacco diventa frontale e personale, non c'è libertà che tenga.

Fedez, video del freestyle rispunta su YouTube

Coletta ha concluso ribadendo che "il diritto e l'esercizio di libertà diventa non libertà nel momento in cui si tramuta in attacco personale, che sia da parte di chiunque: artista, giornalista, dirigente". 

Non è ammissibile e quindi piena libertà all'espressione degli artisti, pienissima, ma non che poi si tramutino in gesti davvero lontani dalla libertà e che diventano attacchi personali.

A queste parole, però, non sono seguiti i fatti. La Rai ha infatti confermato Muschio selvaggio, il programma-podcast ancora in onda su Rai 2 nonostante i bassi ascolti e il conflitto di interessi (Fedez è sia conduttore che produttore con la sua Doom Entertainment), e il rapper tornerà regolarmente al Festival nella serata di venerdì, stavolta sul palco dell'Ariston per il previsto duetto con gli Articolo 31. Per altro, la Rai non ha caricato il freestyle di Fedez su YouTube ma ci hanno pensato altri utenti.