Fiorello torna in Rai: "Ma il male qui resta la politica"

Fiorello annuncia ufficialmente il suo ritorno in Rai: "Riparto da RaiPlay, ho intenzione di intitolare il programma Viva la Rai"

Rosario Fiorello annuncia ufficialmente il suo ritorno in Rai. In un'intervista al quotidiano La Repubblica, lo showman siciliano racconta a tutto tondo il programma che ha accettato "anche con il rischio di sbagliare", cercando, con ciò che vedremo sul web nella prossima stagione, "di smuovere le acque". Fiore sarà infatti il protagonista del rilancio di RaiPlay, il primo multipiattaforma del servizio pubblico, un progetto sul quale punta molto Fabrizio Salini, l'amministratore delegato Rai. 

Fiorello Rai, è fatta: le parole di Rosario

Per questo ritorno in Rai, Fiorello ha le idee chiare: il suo programma non sarà un varietà classico. 

Sto mettendo su una squadra di autori. So solo che c'è questo canale, RaiPlay. Ho intenzione di intitolare il programma Viva la Rai, proprio come la vecchia canzone di Renato Zero, come Viva Radio 2 o Viva Radio Deejay. Mi sembra che sia un titolo che dia gioia e poi aggiungerei anche Play, con un punto esclamativo. Piccolino. 

Lo showman ha accettato l'offerta di Salini proprio perché comprende la possibilità di non fossilizzarsi su quanto fatto in passato. 

Grazie a Dio c'è ancora attenzione su di me. Ho voglia di cercare nuovi stimoli: il varietà con lo smoking, il papillon e la scrittona 'Fiorello' alle spalle l'ho già fatto. 

Fiorello, quanto guadagna lo fa infuriare

Guai però a parlagli di soldi, come i rumors sui famosi 17mila euro per ogni clip da due minuti che erano circolati qualche settimana fa. 

Ma ancora non si è parlato di compensi! Prima si deve capire cosa potrò fare.

Nonostante il dietrofront, Fiorello è convinto che il male della Rai sia la lottizzazione

Credo che il male della Rai sia la politica, ho parlato con diversi dirigenti che mi dicevano di non poterne più 'non possiamo iniziare un progetto che poi si ferma'. Come può funzionare se cambiano di continuo i vertici? Così un'azienda non può crescere e ti credo che restano gli stessi programmi. Se inizi a lavorare e non hai più gli stessi interlocutori che fai? Stavo per tornare a fare varietà, parlavo col direttore generale Mario Orfeo e con quello di Rai1 Angelo Teodoli. Poi è cambiato tutto. Ora si ricomincia. 

Quale può essere la soluzione? Fiore non ha l'antidoto. L'unica certezza che può garantire è il lavoro. 

Non ho la soluzione. Troppo facile dire: fuori i politici dalla Rai. Voglio fare il mio lavoro e impegnarmi per l'azienda, ci ho lavorato tanto, la sento davvero 'mamma Rai'.