Fiorello e Bonolis strigliano Rai e Mediaset: "Perché ci mettete contro in questo periodo?"

La polemica la lancia Lucio Presta, l'agente di Bonolis, e subito Rosario risponde: "Che ce lo diciamo a fare!!"

"La mia domanda è stupida ma la faccio lo stesso: perché mettere Fiorello e Bonolis al sabato entrambi?": è questo il quesito velenoso che lancia sui social Lucio Presta, il potente manager del conduttore romano. Il cinguettio arriva a poche ore dallo "scontro tra titani" di sabato 21 marzo 2020: Fiore su Rai 1 con il best of di Viva RaiPlay!, Bonolis su Canale 5 con le repliche di Ciao Darwin.

Paolo Bonolis, Ciao Darwin vs Fiorello: è polemica

La sfida Fiorello-Bonolis infiamma Presta. "Non era meglio per il pubblico – si chiede l'agente – giorni diversi per godere dei due programmi in replica e montaggio? Logiche che mi sfuggono".

"Caro Lucio – replica Rosario su Twitter – che ce lo diciamo a fare!!". I commenti degli utenti, a quel punto, si sprecano: "Sono saltate tutte le logiche", "Logiche di stupida guerriglia televisiva Rai-Mediaset, anche in tempi di guerra vera", "Ma la cosa peggiore è mandare le repliche di Avanti un altro avendo le puntate inedite pronte…". 

Nella faccenda intervengono persino Simona Ventura e Manila Nazzaro. "E nel DNA", è la semplice constatazione di SuperSimo. "Sarebbe stato giusto e piacevole poter godere di entrambi, mettendoli in onda in giorni differenti – scrive l'ex Miss Italia –. Ma purtroppo anche in un momento di emergenza non si riesce a non considerare lo share".

Fiorello, Instagram per una "polemicuzza"

Nella sua consueta diretta Instagram per alleggerire la quarantena, Fiorello – accompagnato da Lorenzo Jovanotti e Valentino Rossi – ha precisato che anche Bonolis non è d'accordo con la decisione di Mediaset.

Polemicuzza. Perché una rete decide di mettere Bonolis contro Viva RaiPlay? Siamo d'accordo io, lui e il manager Lucio Presta che non ha senso. La gente deve poter vedere uno e l'altro, qui non si parla di sfide. Che senso ha la sfida televisiva, oggi?

La "guerra" del sabato sera, stavolta con gli editori, è servita.