Sanremo 2017: Fiorello difende Carlo Conti dopo la bufera sul cachet

Sul web la notizia del cachet stellare di Carlo Conti ha scatenato un putiferio: è stato Fiorello a prendere le difese del conduttore.

Come accade ogni anno, anche questa volta il Festival di Sanremo ha portato con sè delle accese polemiche: l'ultima riguarda il compenso astronomico di Carlo Conti, conduttore e direttore artistico della kermesse musicale. Il cachet ammonta a 650.000 euro, anche se la Rai ha specificato che comprende altre prestazioni.

In ogni caso, sul web ha cominciato a impazzare la polemica, che è stato Fiorello a sedare con le sue parole.

La difesa di Fiorello

Fiorello, attraverso un video della sua Edicola Fiore, ha voluto prendere le difese del suo amico. Ha raccontato la sua gavetta, ricordando gli "haters" di quando da ragazzino, orfano di padre, si arrabattava come poteva per cercare di emergere. Presentava piccoli spettacoli nei teatri locali e cercava di non chiedere soldi alla madre per i suoi progetti. La sera faceva dei lavoretti alla radio, finché poi non arrivò la Rai che gli propose la conduzione di Solletico.

Questo è il nostro Paese: quando si ha successo si viene insultati. Non è come gli altri Paesi, come in America, che li prendono come modello. Qui li facciamo sentire in colpa. Amici rosiconi, voi che fate i conti in tasca alle persone, non sapete nulla. Gli haters non sanno di Carlo Conti quando stava senza una lira, nessuno diceva: ‘C'è uno in Toscana che lotta per emergere'. Nessuno lo diceva quando si sbracciava, nella legalità e senza mai chiedere un soldo a nessuno, senza fare del male a nessuno. Scusate, non è per difendere Carlo, che è mio amico: se faccio questo sfogo è per difendere chi ce l'ha fatta perché non si può lavorare gratis.

Riguardo a Maria De Filippi, che ha scelto di non percepire il cachet per la sua co-conduzione del Festival, Fiorello ha scherzato:

Secondo voi perché Maria De Filippi non si è fatta pagare? Per non avere questa rottura di co*lioni, ma non è giusto lavorare proprio.