Giovanardi fa a pezzi Roma, santa e dannata di Dago e Giusti: "Grave che si trasmesso sulla Rai"

L'ex ministro, cattolico e pro-life, stronca il documentario: "Ciò che viene descritto è la depravazione"

Roma, santa e dannata, il documentario realizzato da Roberto D'Agostino e Marco Giusti e diretto da Daniele Ciprì, non è piaciuto a Carlo Giovanardi. In un'intervista concessa al sito di Pro Vita & Famiglia, il movimento che difende la famiglia "naturale" e combatte l'aborto, l'ex ministro del secondo governo Berlusconi e senatore con il Popolo della Libertà, si scaglia contro l'operazione di Dago e Giusti.

Roma, santa e dannata in tv e su RaiPlay: furia Giovanardi

Candidato ai David di Donatello 2024 per il miglior documentario, Roma, santa e dannata è passato in prima visione su Rai 2 e ora è disponibile in streaming su RaiPlay. Nel film D'Agostino e Giusti raccolgono testimonianze e interviste a personaggi come Massimo Ceccherini e Vladimir Luxuria, Vera Gemma e Sandra Milo, Carlo Verdone ed Enrico Vanzina per raccontare una Roma libertina e pagana.

"È grave che sulla televisione di Stato, stiamo parlando di Rai 2, che vive su un canone che io ed altri cittadini versiamo, la Roma che appare agli occhi del mondo non sia la Roma del Papa, del Vaticano, delle attività culturali, della cultura, delle imprese. Ma sia la Roma della notte, dell'estremo", denuncia Giovanardi.

Roma appare agli occhi del mondo che vede il docufilm come sordida, volgare. A partire dallo stesso linguaggio che utilizza termini scurrili innumerevoli volte.

Carlo Giovanardi: D'Agostino e Giusti pro LGBT

Il politico ultra-cattolico modenese accusa Roma, santa e dannata e i suoi autori di veicolare in seconda serata contenuti erotici e legati all'ideologia gender

Le lobby ormai spadroneggiano ma a dire la verità non rappresentano nemmeno il mondo gay. Penso a Zeffirelli, penso a Pasolini che vivevano una vita tranquilla. Qui ciò che viene descritto è la depravazione. Si può ancora dire che, ad esempio, il racconto che fanno delle persone che si ritrovano in un locale per unirsi carnalmente con chiunque trovino in una stanza è depravazione?

"Qual è la normalità dei romani che viene rappresentata? Che tutti fanno finta di criticare e poi la sera, invece, tutti si trasformano? Viene passato per normalità tutto questo mentre gli anormali sarebbero quelli che vivono la loro vita senza prendere parte a ciò? Parlano come se la gran parte fossero ipocriti e bugiardi", si domanda Giovanardi.

Questo docufilm parteciperà anche a numerosi premi. Praticamente va a prendere premi chi diffama o dipinge quella che non è la realtà, ma una realtà capovolta. Nessuno nel mondo politico ha denunciato questo. È mai possibile che su questa roba tutti tacciano?