Giuseppe Conte contro Otto e mezzo e la Gruber: "Continue interruzioni, attacchi e sospetti"

L'ex premier non è soddisfatto dell'intervista al talk di La7: "Se avessi tutta la stampa dalla mia parte..."

L'ex Presidente del Consiglio Giuseppe Conte non ha digerito il metodo d'assalto utilizzato da Lilli Gruber e i suoi ospiti per l'intervista che ha concesso a Otto e mezzo. Il leader del Movimento 5 Stelle è tornato in tv al talk serale di La7. Con lui in studio la giornalista Monica Guerzoni del Corriere della Sera e Lucio Caracciolo di Limes, in collegamento Massimo Giannini, il direttore della Stampa.

Giuseppe Conte a Otto e mezzo: "Interruzioni, attacchi e sospetti"

Nella difficile fascia dell'access prime time, l'intervista ha ottenuto ottimi ascolti pari al 6,81% di share con 1,6 milioni di telespettatori. L'avvocato pugliese, tuttavia, non è stato soddisfatto del risultato finale. Conte si è sfogato con un durissimo post sui social.

Nonostante le continue interruzioni, gli attacchi e i sospetti questa sera ho provato a spiegare i fatti a beneficio di una corretta informazione per tutti i cittadini. Non è stato facile, ma non mi sorprende.

Il passaggio più discusso è stato quello relativo alle elezioni presidenziali francesi. Quando Lilli Gruber gli ha chiesto con chi si schiera al ballottaggio, Conte ha preferito non prendere posizione. 

"Se fossi il leader di un partito francese – ha detto – sicuramente darei una indicazione di voto. Ma sono il leader di un partito italiano". Questa risposta ha mandato su tutte le furie la conduttrice, che ha rimproverato a Conte di essere "totalmente ambiguo" su questo argomento.

Conte Gruber, i post al veleno del leader M5S sui social

Non sono mancati colpi bassi e domande dirette nemmeno sullo Spygate, ovvero la vicenda che coinvolge William Barr. Quando era premier, Conte avrebbe incontrato l'ex procuratore generale statunitense, mandato in Italia dall'allora Presidente Trump per indagare sul Russiagate, lo scandalo in cui sono coinvolti i servizi segreti dei governi Renzi e Gentiloni per fabbricare prove contro il tycoon, all'epoca della vittoriosa corsa alla Casa Bianca del 2016, con l'aiuto di Joseph Mifsud, docente dell'università romana Link Campus. L'avvocato ha detto che "l'Italia ed io non c'entriamo nulla con questa vicenda", ma è stato incalzato dalla Guerzoni che gli ha ricordato di aver mantenuto la delega ai servizi quando era premier e quindi non poteva non sapere.

Sui social Conte ha rincarato la dose contro Otto e mezzo in un successivo post. 

Il Movimento 5 Stelle è una forza che si batte per il cambiamento, anche a costo di assumere posizioni scomode. Se avessi tutta la stampa dalla mia parte mi preoccuperei. Andiamo avanti con coraggio e determinazione. 

Per testimoniare l'imboscata subita, Conte ha pubblicato l'intervista a Otto e mezzo nella sua interezza sul suo canale YouTube personale.