La trasmissione di Stefano Buttafuoco non avrà una seconda stagione: incomprensibile decisione di viale Mazzini
Il governo Meloni aveva promesso una particolare attenzione al tema della disabilità, ma tra i primi passi della nuova Rai a trazione Fratelli d'Italia diretta dall'amministratore delegato Roberto Sergio c'è la cancellazione di un programma come Il cacciatore di sogni. La trasmissione di Stefano Buttafuoco, storico inviato de La vita in diretta ed esperto di sport, non avrà una seconda stagione. A rivelarlo, dando per certa la notizia, è il sito di Davide Maggio.
Il cacciatore di sogni, Rai 3 cancella il programma
Andato in onda quest'anno per quattro venerdì in seconda serata, Il cacciatore di sogni ha raccontato la disabilità capovolgendo gli stereotipi legati all'handicap. Tra le storie offerte al pubblico nell'arco della stagione, spicca quella di Arianna Sacripante, l'atleta nata con la sindrome di Down che si esibisce nel nuoto artistico con Giorgio Minisini, oro europeo nel singolo maschile sincronizzato.
Non sono da meno le vicende umane e sportive di Arturo Mariani, campione della Nazionale calcio amputati, scrittore e apprezzato mental coach; Simone Dessì, il pugile in carrozzina protagonista della prima, storica esibizione di para-boxe in Italia; Andrea Lanfri, l'alpinista che ha perso sette dita delle mani ed entrambe le gambe a causa della meningite, ma è riuscito ad arrivare lo stesso sulla vetta dell'Everest grazie alle sue protesi speciali e alla sua forza di volontà. Numerose le apparizioni di ospiti e amici, da Nek e Massimiliano Rosolino a Sofia Goggia, Imma Testa, Francesco Damiani e Simone Perrotta.
Il cacciatore di sogni cancellato dalla Rai: rimane O anche no
Oltre pochi programmi come The Good Doctor, la Rai non ha molti contenuti dedicati alla disabilità. Da oggi ancora meno con la chiusura di un prodotto d'eccellenza come Il cacciatore di sogni. L'unica trasmissione sul tema che rimarrà nei palinsesti del servizio pubblico è O anche no, il talk settimanale di inclusione sociale condotto da Paola Severini Melograni per affrontare le aspettative, le conquiste, le difficoltà e le speranze dei ragazzi disabili.
Considerato "un secondo tempo" del libro Il bambino 23, Il cacciatore di sogni era una produzione interna Rai, realizzata da Buttafuoco (che nella vita personale è padre di un figlio, Brando, con una rarissima malattia genetica) con Giovanni La Manna, Assunta Magistro, Luisella Ratiglia e Vincenza Berti. Dopo le prime puntate pilota andate in onda nella scorsa primavera e le quattro di gennaio e febbraio, la Direzione Approfondimento della Rai ha deciso di smettere di investire nel progetto. I sei episodi rimangono disponibili su RaiPlay.