Il commissario Montalbano, l'annuncio di Maria Pia Ammirati: "Continuiamo anche senza Zingaretti"

La direttrice di Rai Fiction rivela in un'intervista che è al lavoro con la Palomar di Carlo degli Esposti per proseguire la serie

Quale sarà il destino del Commissario Montalbano? Un'indicazione di quello che succederà alla fiction più amata dagli italiani arriva da Maria Pia Ammirati, la direttrice di Rai Fiction subentrata a Eleonora Andreatta che, nel frattempo, è passata a Netflix. Nel corso di un'intervista concessa al mensile Tivù, Ammirati fa sapere che la Rai è al lavoro con la Palomar di Carlo degli Esposti per proseguire la narrazione della fiction pioniere della serialità televisiva made in Italy.

Il commissario Montalbano: nuovi episodi nel 2022?

Ammirati spiega a Tivù che il Piano Fiction 2022 verrà presentato all'ad Carlo Fuortes e al Consiglio di amministrazione a gennaio e che Il metodo Catalanotti non sarà l'ultimo capitolo della serie di Montalbano. Ci saranno altri due film e poi si andrà avanti, anche senza Luca Zingaretti

A oggi Luca Zingaretti non vorrebbe continuare. Noi stiamo comunque ragionando con Palomar su un'ipotesi di serialità, anche senza Zingaretti, perché questa serie è troppo amata dal pubblico per rinunciarci.

L'ipotesi di serialità senza Zingaretti potrebbe essere uno spin-off dedicato ai vari personaggi nati dalla fantasia di Andrea Camilleri: il vice Mimì Augello di Cesare Bocci, l'ispettore Fazio di Peppino Mazzotta, l'assistente Catarella di Angelo Russo, l'agente scelto Galluzzo di Davide Lo Verde. Più difficile immaginare un recasting di Zingaretti o il ritorno del prequel Il giovane Montalbano, la serie andata in onda tra il 2012 e il 2015 con Michele Riondino e sempre tratta dai romanzi di Camilleri.

Il commissario Montalbano continua senza Luca Zingaretti?

Nel corso dell'intervista a Tivù, Ammirati ha anche delineato il futuro delle serie di Rai Fiction.

Non dobbiamo temere il mercato, ma seguirlo, interpretandone con intelligenza i segnali, perché la grande sfida è farsi guidare da esso e, al contempo, controllarlo.

La sua missione è spingere "sui nuovi linguaggi e sulla commistione di genere", facendo aprire la fiction Rai a generi nuovi "che finora non sono mai stati battuti", come il mistery, la fantascienza o il disaster movie.

I primi progetti saranno una serie "su un grande disastro ambientale italiano, che denuncia il fenomeno dell'industria selvaggia tra gli anni '60 e '90". Gli altri filoni importanti saranno "la grande letteratura del Novecento, dalla quale estrapoleremo almeno un paio di titoli importanti, e non ultimo la serialità al femminile".

In virtù del rapporto speciale che la lega ad Andreatta, Ammirati auspica anche una collaborazione con le piattaforme di streaming. Rai Fiction avrà infatti "prodotti realizzati in coproduzione con le piattaforme, titoli che lanceremo con Netflix o sui quali possiamo avere delle partecipazioni".