Davvero una scelta incomprensibile quella voluta dalla Rai per 'Il Paradiso delle Signore': esplode la rabbia della produzione e dei telespettatori
Il Paradiso delle Signore chiude perché "costa troppo". Il period drama di Rai1, in onda dallo scorso settembre alle 15.25 nella rinnovata versione daily, è prossimo alla conclusione, fissata a quanto pare per maggio. Manca ancora una comunicazione ufficiale da parte dei vertici di Viale Mazzini, ma i giochi sembrano ormai fatti, almeno stando alle dichiarazioni di Giannandrea Pecorelli, il produttore di Aurora Tv. Pecorelli ha voluto fare chiarezza sulle cifre della produzione con un comunicato che spazza via ogni dubbio in merito.
Il Paradiso delle Signore chiude: ecco perché
“Il costo della prima serie – ha spiegato il produttore – è stato di 23 milioni di euro. Questa cifra è coperta al 75% dalla Rai (ovvero per 17.239.000 euro) e il restante da Aurora Tv (quasi 6 milioni di euro). In circa 10 mesi, con tre troupe, 180 persone impiegate, una settantina di attori fissi, 30 comparse di media al giorno (tutte in costume) abbiamo realizzato 7200 minuti. Ovvero con un costo per il servizio pubblico di 2400 euro al minuto”.
Ma a differenza di tutte le altre produzioni, specifica Pecorelli, “Il Paradiso delle Signore investe i costi al 90% sotto la linea, ovvero non riservando i soldi in compensi di pochi attori e autori, ma investendoli in forza lavoro”.
La Rai ha chiesto un ulteriore abbattimento dei costi e al momento la proposta di Aurora Tv è stata quella di “abbassare i costi totali di produzione, alzare la nostra quota produttore al 30% e limitare quella Rai al 70% con un costo reale per Rai di 13.500.000 per 180 puntate da 40 minuti ciascuna. Ovvero un costo orario per Rai di 1875 euro al minuto”.
Questa offerta, ad oggi, non ha ancora ricevuto una risposta. La scelta della Rai appare ancora più incomprensibile andando ad analizzare i dati d'ascolto: Il Paradiso delle Signore fa infatti lo share più alto di tutta l'offerta pomeridiana di Rai1.
Il Paradiso delle Signore 3: ascolti al top, ma non basta
“Il Paradiso delle Signore nella forma daily – ha chiarito Pecorelli – era stato concepito inizialmente per essere trasmesso alle ore 14.00 con un bacino di ascolto molto ampio e con maggiori possibilità di raggiungere spettatori di diverse fasce di età che avevano seguito con passione la versione prime time. Successivamente la Rai ha deciso di collocarlo alle 15.30, in una fascia oraria che da alcuni anni ha subito una continua perdita di ascolti assestandosi intorno al 10% di audience. I risultati di share raggiunti da Il Paradiso delle Signore, quasi il 50% in più in pochi mesi, sono sotto gli occhi di tutti”.
La soap, inoltre, ha un crescente successo anche sulle piattaforme Rai (Rai Premium e RaiPlay) e sul canale Rai Italia destinato all'estero. Oltre ad essere “un prodotto altamente replicabile ad esempio in estate”, “ha anche una forte rilevanza nel mercato internazionale e chiunque fa questo mestiere sa che il maggior numero di ore sul mercato aumenta la valorizzazione dei diritti. Al contrario interrompere una serie attualmente in vendita, vuol dire deprezzare i suoi valori unitari, creando un gravissimo danno ai detentori dei diritti”.
Per queste ragioni, il pubblico di fedelissimi è sceso in piazza in difesa della serie. È stata lanciata una petizione indirizzata alla direttrice di Rai1, Teresa De Santis, al presidente della Rai, Marcello Foa e alla responsabile di Rai Fiction, Eleonora Andreatta. Inoltre, a Viale Mazzini, sotto la sede della Rai, si è tenuto un sit-in con lavoratori, fan e attori, tra i quali Giorgio Lupano, Alessandro Tersigni, Francesco Maccarinelli, Enrica Pintore, Federica De Benedittis, Marta Richeldi e Alice Torriani.
Fonte foto: https://www.facebook.com/IlParadisoDelleSignoreRai/