Dopo aspre polemiche e soprattutto bassi ascolti, 'L'Aquila - Grandi speranze' è stato silurato da Rai1: ecco cosa succederà ora alla fiction
L'Aquila - Grandi speranze è il primo flop dell'anno di Rai Fiction. La serie tv firmata da Marco Risi, dal 16 aprile su Rai1 in occasione del decennale del terremoto, è stata sospesa dall'ammiraglia Rai e concluderà la sua stagione su Rai3. A partire da venerdì 10 maggio, le ultime tre puntate (di sei complessive) passano infatti da Rai1 alla terza rete, sempre in prima serata. Martedì 7 maggio, su Rai 1, al suo posto andrà in onda il film La verità, vi spiego, sull'amore, commedia romantica di Max Croci con Ambra Angiolini, Carolina Crescentini, Massimo Poggio, Edoardo Pesce e Arisa.
L'Aquila Grandi speranze, cast non salva la fiction
Gli ascolti non hanno premiato la fiction creata da Stefano Grasso e interpretata da un ricco cast che include Donatella Finocchiaro, Giorgio Tirabassi, Giorgio Marchesi, Luca Barbareschi, Valentina Lodovini e Francesca Inaudi. La prima puntata, andata in onda martedì 16 aprile, ha debuttato con il 13% di share (3.180.000 spettatori) ma da lì in poi è stato un tracollo: la seconda è passata al 10,43% di share (2.442.000 spettatori) e la terza è crollata al 9,4% (2.152.000 spettatori).
L'Aquila Grandi speranze, Rai 3 accoglie le ultime 3 puntate
La ferita sanguinante dei 309 morti sotto le macerie, un racconto fatto di misteri ed intrighi e la ricostruzione ancora a metà non hanno aiutato il progetto di Rai Fiction e IdeaCinema. Come se non bastasse, subito dopo il primo episodio, il pubblico si è scagliato contro la fiction sui social per la rappresentazione dei giovanissimi protagonisti, dipinti come una banda di teppisti a cavallo delle loro biciclette nella zona rossa, e per il lavoro sul dialetto fatto dagli attori, che – secondo molti telespettatori – passa con eccessiva leggerezza dall'aquilano al romanesco, dall'umbro al marchigiano. Sulla questione sono intervenuti addirittura il sindaco Pierluigi Biondi e la deputata Stefania Pezzopane, che ha definito L'Aquila - Grandi speranze "una brutta cosa che non meritavamo".
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