La Compagnia del cigno, piovono critiche pesanti: "Mediocre parodia, piena di stereotipi irreali"

Dopo le prime due puntate e gli ottimi ascolti, "La Compagnia del cigno" incassa le prime stroncature, che arrivano proprio da uno dei più importanti conservatori italiani

La Compagnia del cigno, la nuova serie tv scritta e diretta da Ivan Cotroneo e ambientata all'interno del conservatorio Giuseppe Verdi di Milano, ha entusiasmato il pubblico di Rai1. Le prime due puntate, andate in onda lunedì 7 e martedì 8 gennaio, hanno ottenuto ottimi ascolti: 5.840.000 spettatori (24% di share) il primo appuntamento e 5.383.000 spettatori (22% di share) il secondo. Sono apparse inaspettate le critiche mosse alla fiction con i sette ragazzi e il loro Maestro Luca Marioni (Alessio Boni) arrivate dal conservatorio Cesare Pollini di Padova. 

La Compagnia del cigno, Rai nel mirino del conservatorio Pollini

In un lungo messaggio postato su Facebook, l'istituto veneto ha stroncato La Compagnia del cigno, prendendo "opportunamente distanza" dal lavoro fatto da Cotroneo con Monica Rametta. "Si tratta di una mediocre parodia, di una caricatura di ciò che è la reale vita degli studenti e dei docenti nei Conservatori di Musica", si legge nel post. 

"Si ritiene, inoltre, che il Servizio Pubblico non dovrebbe spendere soldi pubblici per diffondere false credenze, autentiche contraffazioni della realtà, stereotipi del tutto irreali riguardanti le figure degli studenti e dei docenti di musica. Il denaro pubblico utilizzato per produrre e trasmettere un telefilm così completamente inadeguato sarebbe stato meglio impiegato per mettere in sicurezza le numerosissime sedi fuori norma, se non pericolanti, dei Conservatori del nostro Paese".

La Compagnia del cigno: ascolti ottimi, critiche pesanti

Il post è stato subito preso d'assalto da fan e docenti, musicisti e studenti. Tanti i commenti, come quello di Francesco Carlesi, che sottolinea come questa serie sia "l'opposto della rappresentazione del mondo musicale, descritto con piglio militaresco e intimidatorio a dir poco surreale". 

Se l'ex professoressa Silvana Moscatelli difende la fiction – "Da ex insegnante avrei dovuto scandalizzarmi per tutti i film, telefilm e fiction sulla scuola che ovviamente non rappresentavano le condizioni reali delle scuole italiane. Suvvia, un po' di leggerezza" – l'obiezione del Conservatorio è netta: "Si veicola il concetto che in Conservatorio si eserciti una violenza morale inaudita e da codice penale. Questa non è fiction, questa è diffamazione". 

"Quello descritto non è il nostro mondo – si legge in un commento successivo – un insegnante di esercitazioni orchestrali come quello descritto è da commissione disciplinare MIUR. Ma si rende conto quanti ragazzi rinunceranno di iscriversi per paura di ricevere violenze come quelle riportate? È tutto fasullo". Insomma, i toni da Whiplash usati da Cotroneo e Rametta non sono piaciuti in ambito accademico. Chissà cosa succederà con la terza puntata.

Fonte foto copertina: https://twitter.com/AlessioBoni_FP