Ecco perché i lavoratori della rete di Urbano Cairo hanno incrociato le braccia e stravolto il palinsesto
Come se non bastasse il caso Myrta Merlino, prontamente "silenziato" dai grossi giornali e canali televisivi, La7 è alle prese con le proteste di centinaia di altri lavoratori. Martedì 17 gennaio è stata una giornata infernale per la rete di Urbano Cairo: senza nessun preavviso, i lavoratori del network hanno deciso di incrociare le braccia facendo saltare le edizioni del telegiornale delle 7.30 e delle 13:30, le trasmissioni Omnibus, Coffee Break, L'aria che tira, Tagadà e DiMartedì.
La7, programmi oggi saltano per sciopero
Nonostante abbia cercato di far finta di niente, il direttore del tiggì Enrico Mentana ha dovuto pubblicare una breve nota sui social per spiegare agli spettatori quello che sta succedendo. "Contiamo di essere in onda per una finestra informativa alle 19:57", scrive un amareggiato Chicco. Tra i commenti spicca quello provocatorio di un utente: "Ovviamente i professionisti dell'informazione di Open non possono scioperare perché il sindacato non copre i contratti di lavoro stipulati con primati".
Il comunicato ufficiale della RSU – Rappresentanza Sindacale Unitaria dell'emittente chiarisce le motivazioni dietro lo sciopero. I lavoratori che "hanno sempre dimostrato di avere le capacità professionali di adeguarsi ai diversi scenari di mercato nonostante le difficoltà degli ultimi anni" hanno deciso di fermarsi per chiedere all'azienda "l'introduzione di modalità lavorative in linea con i tempi che tengano conto della relazione tra lavoro e vita privata, i dovuti riconoscimenti professionali e la gestione di un clima aziendale positivo, fondamentale alla crescita dell'azienda stessa".
La7, stasera niente DiMartedì causa sciopero
Questa decisione dello sciopero "a sorpresa" è arrivata perché gli ultimi incontri con l'azienda "che avevano per tema i livelli professionali, il premio di risultato, la flessibilità oraria e lo smart working, si sono conclusi con esito negativo".
Le nostre rivendicazioni sono la richiesta di trasformare concretamente le parole in azioni tangibili per mezzo di riconoscimenti professionali, miglioramento della qualità lavorativa e tramite un contributo economico una tantum per il quotidiano e straordinario impegno sostenuto nell'anno appena passato.
Il comitato di redazione della rete ha espresso piena solidarietà "ai colleghi non giornalisti" e si unisce alle richieste fatte come "la stabilizzazione dei precari, un accordo sullo smart working e la flessibilità oraria, progetti e investimenti per lo sviluppo dell'emittente".
In seguito allo sciopero, La7 ha dovuto rivedere l'intero palinsesto del 17 gennaio: in prima serata, al posto di DiMartedì, è stato piazzato il film Lo Hobbit - La desolazione di Smaug. Non ci sono problemi invece per Lingo perché il quiz condotto da Caterina Balivo non è in diretta ma registrato.