Cosa sta succedendo in tribunale tra Le Iene e Mps

Le Iene cantano vittoria. Il Tribunale di Torino ha dato ragione al programma di Italia 1, annullando il decreto del giudice delle indagini preliminari che lo scorso 29 maggio aveva disposto il rinvio a giudizio per l'inviato Antonino Monteleone, accusato di diffamazione da Michele Briamonte, ex consigliere di amministrazione di Monte dei Paschi di Siena e consulente dello Ior. Al centro del caso c'è lo speciale che Monteleone ha dedicato a David Rossi, il capo della comunicazione di Mps morto il 6 marzo 2013 volando giù dalla finestra del suo ufficio.

Le Iene Mps: David Rossi suicidio o omicidio?

Fu suicidio o si è trattato di un omicidio? L'ipotesi formulata da Antonino Monteleone nei suoi servizi, disponibili sul sito della trasmissione, è che dietro la scomparsa di Rossi si nasconda un intrigo esplosivo di tangenti, festini hard e scandali finanziari.

Il giornalista dello show di Davide Parenti ha dedicato anche un libro al caso, intitolato David Rossi. Una storia italiana. Il crack di una banca, la morte di un manager, l'ombra del Vaticano.

Nicola Menardo, l'avvocato di Briamonte, ha dichiarato che la sua denuncia per diffamazione ha lo scopo di "contrastare fake news che non hanno nulla a che vedere con la verità". Il Tribunale di Torino, però, ha annullato il decreto che disponeva il giudizio e Le Iene esultano con un comunicato ufficiale. 

Con buona pace dell'avvocato Menardo, l'udienza preliminare dovrà svolgersi di nuovo. Accetteremo come sempre ogni decisione del Tribunale, qualunque essa sia, dopo però almeno avere avuto la possibilità di esporre le nostre ragioni.

Le Iene: servizio su Mps finisce in tribunale

Il programma, infatti, lamenta un'anomalia singolare: senza rispettare i protocolli della sezione, all'udienza non hanno preso parte i legali difensori di Briamonte e di Monteleone. Il rinvio a giudizio del 29 maggio, quindi, è avvenuto senza che l'inviato della trasmissione di Italia 1 potesse sviluppare alcuna difesa.

Monteleone sostiene che quando si è svolta l'udienza il Gip non ha accennato al rinvio. 

Avrebbe dovuto rinviare l'udienza in data successiva al primo settembre, come stabilito dal protocollo per il trattamento in sicurezza delle udienze adottato dal Tribunale di Torino. L'avvocato Stefano Toniolo ha illustrato al Giudice che il rinvio a giudizio in mia assenza ha costituito una indebita compressione del mio diritto di difesa. A quell'udienza non abbiamo partecipato con buona ragione, come oggi ha riconosciuto il Tribunale. 

Il processo ripartirà dunque a settembre dall'udienza preliminare.

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Fonte foto interna: https://youtu.be/kZ7dKlL6dGw