L'Eredità ha torto marcio su Gerusalemme: il Tribunale ordina la rettifica alla Rai

Nel quiz condotto da Flavio Insinna, gli autori hanno corretto la risposta di una concorrente sulla "capitale di Israele": ora interviene la giustizia

Tel Aviv è la capitale di Israele, non Gerusalemme, e la Rai deve riconoscerlo con una rettifica ufficiale. È questa la decisione presa dal Tribunale di Roma sul "caso" del quiz L'Eredità, il gioco campione d'ascolti della fascia preserale di Rai 1. Tutto è successo durante la puntata dello scorso 21 maggio. Alla domanda su quale sia la capitale di Israele, una concorrente ha risposto Tel Aviv ma la soluzione è stata considerata sbagliata in favore di Gerusalemme.

Gerusalemme capitale Israele: la Rai deve rettificare

Due associazioni filo-palestinesi assistite dagli avvocati Dario Rossi di Genova e Fausto Gianelli di Modena, l'"Associazione benefica di solidarietà con il popolo Palestinese" e l'associazione "Palestinesi in Italia", si sono rivolte ad un giudice, che oggi, riporta la Repubblica, ha dato loro ragione: quella che è stata diffusa in un programma del servizio pubblico è "una informazione errata".

Le scuse del conduttore Flavio Insinna non sono state sufficienti. L'attore e presentatore romano, più di due settimane dopo l'accaduto, ha ricordato le numerose lettere di protesta ricevute dalla redazione e non ha voluto entrare nel merito di "una disputa così delicata", sulla quale "esistono posizioni diverse", limitandosi ad annullare la domanda. 

Nei sedici giorni passati tra la messa in onda della puntata e il discorsetto di Insinna, la Rai è stata accusata di servilismo verso Israele e gli Stati Uniti e numerosi sit-in si sono tenuti sotto la sede di viale Mazzini, ai quali l'azienda non ha mai replicato, rifiutandosi di ricevere una delegazione di manifestanti.

Nel 2017 l'Assemblea generale dell'Onu ha bocciato la mozione per riconoscere Gerusalemme come capitale di Israele e quella perpetrata da L'Eredità si è palesata, oltre che come un errore pacchiano, come una inopportuna violazione del diritto internazionale.

L'Eredità, gioco richiamato dal Tribunale di Roma

La sentenza del giudice Cecilia Pratesi parla chiaro.

È lo Stato Italiano a non riconoscere Gerusalemme quale capitale. 

Non a caso l'ambasciata italiana in Israele è a Tel Aviv. La Pratesi aggiunge che l'Italia ha votato a favore della risoluzione dell'Assemblea dell'Onu, così come "è noto che le stesse Nazioni Unite si siano ripetutamente espresse sulla questione condannando l'occupazione israeliana dei territori palestinesi e di Gerusalemme est, e negando qualsiasi validità giuridica alle decisioni di Israele di trasformarla nella sua capitale".

La conclusione del magistrato è semplice.

Dare per assodato che la città di Gerusalemme sia la capitale dello Stato di Israele concreta la diffusione di una informazione errata. 

Ridurre la questione ad una "disputa" non basta a correggere la comunicazione sbagliata che è stata fatta.

Non restituisce l'informazione (corretta) che la questione è sì obiettivamente controversa fra gli stati direttamente coinvolti, ma è altresì oggetto di una netta presa di posizione del diritto internazionale.

Ora L'Eredità è tenuta a trasmettere un'altra rettifica e la Rai è condannata a pagare 3mila euro di spese legali.

Fonte foto copertina: RaiPlay