Lo scivolone di Monica Maggioni: promette niente voce ai No Vax al Tg1 e poi li cerca in Romania

Imbarazza l'episodio accaduto all'inviata, aggredita nell'ufficio di una senatrice romena "negazionista" quando la sua direttrice aveva detto stop agli "sciamani"

Dallo scorso novembre il Tg1 ha per la prima volta nella sua storia una donna al timone: Monica Maggioni. Le prime dichiarazioni della ex inviata di guerra nel ruolo di direttrice del tiggì dell'ammiraglia Rai sono state chiare e nette: sotto la sua direzione non ci sarà spazio per i cosiddetti "No Vax". Eppure, a neanche un mese dal suo approdo al notiziario più visto d'Italia, c'è qualcosa che non quadra.

Tg1 Romania: lo scivolone di Monica Maggioni

Da qualche ora è in tendenza su tutti i social la parola "Romania". Il motivo? L'aggressione subita a Bucarest dalla giornalista Lucia Goracci e dalla sua troupe. L'inviata è stata spedita nel Paese est-europeo per un'intervista a Diana Iovanovici Șoșoacă, la parlamentare di estrema destra celebre per le sue posizioni "negazioniste" rispetto al Covid.

Il servizio, diffuso dai profili del Tg1, mostra sequenze dell'aggressione e del sequestro di nove ore della corrispondente da Istanbul. Un episodio condannato dal primo ministro rumeno Nicolae-Ionel Ciucă, che in una nota fatta pervenire all'Ansa "condanna fermamente qualsiasi atto di intimidazione dei giornalisti o di ostruzione del diritto di libera informazione dei cittadini".

Tutto bene e solidarietà alla Goracci da ogni fronte, se non fosse che la Maggioni, in un'intervista concessa il 4 dicembre scorso a Repubblica, prometteva di non dare voce ai cosiddetti "No Vax"

Se ci va di mezzo la vita delle persone non puoi mettere sullo stesso piano uno scienziato e il primo sciamano per passa per la strada. Deve tornare a contare la competenza, non tutte le opinioni hanno lo stesso valore.

Lucia Goracci a Bucarest: Tg1 cerca i No Vax in Romania

Una dichiarazione d'intenti completamente diversa da quella di Bianca Berlinguer. La conduttrice di CartaBianca vuole preservare il pluralismo dell'informazione del servizio pubblico. 

La giornalista ha spiegato di voler consentire a voci critiche di esprimersi "sia perché il pluralismo è un bene primario sia perché solo il confronto delle posizioni consente a quelle basate su fondamenti scientifici di essere maggiormente convincenti nei confronti di chi dubita o di chi più semplicemente ha paura delle conseguenze del vaccino".

Tanto che nell'ultima puntata del talk è andata in scena una clamorosa rissa tra i suoi ospiti: il giornalista Andrea Scanzi e il docente universitario Alberto Contri. L'argomento, ovviamente, erano i vaccini e il Green Pass.

La contraddizione della Maggioni è passata inosservata ai più maliziosi, ma non è sfuggita al giornalista Michele Arnese, che la sintetizza nello spazio di un tweet. 

Quindi per il direttore del Tg1, Monica Maggioni, i No Vax italiani devono essere snobbati ma bisogna scovarli in Romania per intervistarli. Ho capito male?