Marco Liorni, la verità dietro la mancata conduzione di L'Eredità

Gli è stato preferito Flavio Insinna, ma è accaduto "qualcosa di incomprensibile": Marco Liorni rompe il silenzio su L'Eredità

Marco Liorni racconta la sua verità dietro la mancata conduzione di L'Eredità. Dopo la scomparsa di Fabrizio Frizzi e il naturale passaggio di testimone a Carlo Conti, il nome di Liorni era quello che circolava con maggiore insistenza per il game show di Rai 1. La voce calda, il sorriso rassicurante e la pacatezza sembravano perfetti per il quiz dell’ammiraglia. Poi c’è stato qualcosa e i rumors, che giravano da tempo, sono stati confermati dal direttore Angelo Teodoli: sarà Flavio Insinna a raccogliere la pesante “Eredità” di Frizzi a partire da settembre. “È la prima volta che mi capita… Probabilmente perché stava accadendo qualcosa di incomprensibile…”, ha spiegato Liorni in un’intervista al settimanale Oggi.

Marco Liorni, Rai e "rapporti tesi"

“È semplicemente successo che avevamo concordato una strada, poi è saltata e siccome eravamo a fine aprile, quindi molto in là, c’è stato un momentaccio, rapporti tesi. Ma poi, insomma, non si poteva gettare proprio tutto alle ortiche. Adesso metteremo semi al sabato pomeriggio”, ha aggiunto il conduttore. Liorni ha condotto tutto quello che c'era da condurre e così, dopo quattro anni di La vita in diretta, sarà il padrone di casa del talk Italia Sì. “Se in quella fascia da sempre la Rai soffre, vorrà dire che, perso per perso, oseremo di più”, ha ammesso.

L'Eredità 2018-2019 a Insinna, Liorni sconsolato

La fascia occupata nella passata stagione da Eleonora Daniele sarà la sua. La concorrenza è dura: il diretto competitor è Verissimo di Silvia Toffanin. “Su altre situazioni hanno fatto altre scelte e c’era disponibile questa fascia. Offriremo al pubblico due ore piacevoli”, ha concluso Liorni. “Sono di indole mite, ma questo non vuol dire che mi faccia mettere i piedi in testa (…) E comunque preferisco prevenire: di solito mando segnali chiari e se gli altri non si regolano, mi regolo io, per esempio chiudendo il rapporto. Temete l’ira del mite!”.