Marino Bartoletti si scaglia duramente contro DAZN e in generale contro lo spezzettamento del pacchetto calcistico in Italia
Il pacchetto televisivo calcistico italiano sarà particolarmente spezzettato nella prossima stagione televisiva. L’offerta sarà suddivisa tra Sky e DAZN, con Premium che ha raggiunto un accordo con la piattaforma digitale, al fine d’includere una parte dell’offerta nel proprio abbonamento calcio. Per riuscire a vedere l’intera serie A sarà necessario sottoscrivere un abbonamento con Sky, che offre la possibilità ai propri utenti di pagare l’abbonamento DAZN senza cambiare decoder. Non mancano di certo le polemiche sul web, dal momento che di fatto i prezzi sono ulteriormente saliti. A schierarsi contro questo spezzatino è Marino Bartoletti, che si è duramente esposto sul proprio profilo Facebook.
Marino Bartoletti attacca DAZN
Il noto giornalista Marino Bartoletti, volto della Rai da decenni, si è scagliato contro DAZN, la piattaforma digitale che ha scelto Diletta Leotta come propria rappresentate di punta. Al suo fianco anche Paolo Maldini, adorato campione del Milan, la cui presenza non ha però aiutato a placare gli animi degli appassionati. I prezzi sono decisamente alti e questa situazione non giova a nessuno.
Bartoletti dice dunque “no grazie” a DAZN, precisando di non avere alcuna intenzione di abbonarsi: "Sono stanco del calcio degli spacciatori, detto in maniera metaforica. Mi è capitato di non vedere tante partite e sono sopravvissuto. Mi sono adeguato alla contemporaneità, ma a un certo punto arriva il momento in cui uno ha anche il diritto di dire basta”.
DAZN e la guerra dei prezzi
L’analisi di Marino Bartoletti è stata condivisa da moltissimi utenti sul web, felici di sapere d’avere in lui un megafono per le proprie proteste, che da settimane vengono espresse senza che la macchina televisiva accenni a fermarsi.
Il post del giornalista prosegue analizzando l’aumento dei costi: “Se fino a ieri con una certa cifra acquistato 100 grammi di prosciutto, oggi accade che ne ottengo 70, per la stessa somma. Se voglio altri 30 grammi devo entrare in un’altra salumeria, pagando a parte. Perché dovrei adattarmi, correndo poi il rischio di vedere delle formichine giocare sul mio smartphone? Dico dunque stop. Mi farò bastare quei 70 grammi. Posso serenamente aspettare gli highlights. Sono vecchio? Sì, ma anche un po’ più saggio. Le pecore vanno tosate e non scorticate, perché anche le pecore, nel loro piccolo, ogni tanto si inc****no”.