Giletti bacchetta ancora Mentana: "Non amo chi criminalizza il dissenso"

Nonostante gli evidenti fallimenti di media e governo, continua il surreale dibattito sui cosiddetti "No Vax" in tv: il conduttore di "Non è l'Arena" torna all'assalto

Enrico Mentana continua a vantarsi di non ospitare nel notiziario di La7 i cosiddetti "No Vax". Nonostante abbia stancato gli spettatori, sempre più vittime della propaganda della paura da parte di stampa e governi sulla variante Omicron, il dibattito sulla libertà di informazione continua a tenere banco su giornali e siti web. L'ultimo intervento a riguardo arriva da Massimo Giletti, il conduttore che nel suo Non è l'Arena accoglie senza problemi Gabriele Molgora detto Zeno (il promotore dei cortei No Green Pass a Milano) e Guido Russo, il dentista di Biella che si è presentato al centro vaccinale della città con un braccio finto in silicone.

Massimo Giletti: Non è l'Arena dà spazio a tutti

Nell'ormai famosa ospitata ad Atlantide di Andrea Purgatori, presa di mira di recente da Celentano, Mentana ha rivendicato il diritto di "fare informazione senza alcuna concessione all'altra campana" e di non dare spazio a chi pratica "la negazione aperta che rende contendibile anche quella che noi riteniamo una realtà incontrovertibile". 

In un'intervista concessa al Corriere della Sera, Massimo Giletti sottolinea che il suo modo di fare ed intendere la televisione è completamente diverso.

Mentana ha ragione, ma lui si riferisce al suo mondo, ai tg. Il suo radicalismo non può essere applicato a chi fa programmi tv, i talk sono fatti di contrapposizione e dialettica, io non amo chi criminalizza il dissenso. Censurare chi la pensa in modo diverso è qualcosa che non mi appartiene.

Massimo Giletti: Renzi almeno "ha staccato la spina a Conte"

Giletti aggiunge che "è giusto porsi la domanda, ma è altrettanto vero che quando porti un 'No Vax' in tv e senti che spiegazioni dà, in automatico si fa male da solo e non fa una bella pubblicità ai negazionisti".

Il conduttore torinese allarga il discorso passando dai media alla politica. Si dichiara "estimatore" di Mario Draghi e ringrazia Matteo Renzi "per aver staccato la spina a Conte". Tuttavia condivide le preoccupazioni espresse da un collega come Michele Santoro sul conformismo dell'informazione italiana (ridotta a pura comunicazione degli atti di governo e Cts) nel racconto della gestione della pandemia.

Mi sembra ci sia un generale appiattimento e una forte omologazione. E non è un bene. Dobbiamo farci domande, ottenere risposte; bisogna avere coraggio e anima critica. Quanti cani da guardia siamo rimasti? Se mettiamo insieme quello che hanno detto esperti e virologi negli ultimi due anni troviamo moltissime castronerie; è evidente che c'è stato un problema di informazione. Io credo che anche in un periodo di crisi sanitaria ascoltare chi la vede in modo diverso rimanga fondamentale.