Mauro Corona lascia CartaBianca: "Non mi faccio mettere i piedi in testa"

Protagonista di siparietti e gag con Bianca Berlinguer, Mauro Corona abbandona 'CartaBianca' con parole dure

Ogni martedì sera a CartaBianca, su Rai3, non ci sarà più Mauro Corona. Lo scrittore alpinista, protagonista di siparietti e gag con Bianca Berlinguer, rivela la volontà di lasciare il programma al termine della stagione. Nessuna presa di posizione contro la giornalista o il servizio pubblico: è il format e il mezzo stesso che non consentono a Corona di esprimersi come vuole. Per questo motivo, spiega lo scrittore vincitore del Bancarella 2011, si allontanerà dalla tv per un po' di tempo. 

Mauro Corona, Berlinguer e forestale addio

Intervistato dal Fatto Quotidiano, Corona racconta di non essere una star televisiva. 

Sono semplicemente un povero diavolo che ha combattuto la vita e che è capitato lì per vanità. Ma, se vuole saperlo, non vedo l'ora che finisca. Non credo di perseverare in futuro. Credevo che la Rai, o comunque la televisione in generale, fosse l'osteria buona dell'Italia dove si potessero dire le cose con libertà... invece scopro che bisogna essere molto politicamente corretti. Siccome io il collare non lo voglio, credo che l'esperienza si concluda qui. Ci sono ancora le ultime due puntate della stagione, poi basta. 

La goccia che ha fatto traboccare il vaso è stato il recente botta e risposta con la Berlinguer dopo che ha bevuto una birra in diretta

Penso che la mia sparata con una birra in mano sia meno grave di coloro che hanno detto che Falcone e Borsellino se lo sono cercata. Ho portato una birra per un amico che compiva gli anni dopo che la signora Mara Venier ha bevuto un bicchiere di vino da Fazio: allora perché non può farlo anche Corona? Ma sa, le polemiche mi scivolano addosso come acqua tiepida. Mi dispiace invece che sia passata sottogamba tutta la storia infame e vergognosa della soppressione del corpo forestale dello Stato. Ecco, io martedì ho chiesto alla Berlinguer di concedermi una domanda a Zingaretti e lei si è incazzata. Ma io i piedi in testa non me li faccio mettere da nessuno. Quando uno ha mangiato escrementi per sopravvivere poi non ha più paura di nessuno, chiaro?

Carta Bianca, Corona lascia: "Esigo rispetto"

Corona conferma al Fatto di non aver mai ricevuto pressioni in Rai, ma racconta un episodio particolare relativo alla sua partecipazione a CartaBianca

Mi hanno chiamato a inizio stagione per una puntata e hanno visto che funzionavo. Poi hanno provato una seconda volta, una terza, e funzionavo ancora. Sa perché? Perché i pagliacci che dicono la verità piacciono e fanno ascolto. In questa Italiota mediocre, calciofila e ferrarista, uno che finalmente si esprime come in osteria ma con educazione – finché non viene provocato – fa ascolti. Così mi hanno proposto di fare tutto l'anno con loro: ho accettato per vanità, ma anche con la speranza di poter parlare della montagna ferita, della montagna che non ha lavoro, dei paesi che muoiono, dei problemi che ci sono quassù. Lì avrei voluto toccare qualche nervo scoperto, avrei voluto parlare di questi temi. Mica esistono solo Cortina e Courmayeur.

Il suo rammarico è che la sua richiesta di dedicare spazio ai temi della montagna sia stata elusa. 

Io mi sono rotto anche le palle di parlare di questi migranti in tutte le puntate. Ho già detto tutto quello che dovevo dire: aprite i porti, vergognatevi di chiuderli, accoglieteli. Ma ora non c'è altro da aggiungere: ci si ripete, ci si ripete… io voglio soltanto parlare dei temi che mi stanno a cuore. Accetterei di fare di nuovo CartaBianca solo se mi venisse data la possibilità – per iscritto – di poter parlare della terra estrema, dove si fa fatica ad arrivare a fine mese, dove i problemi sono all'ordine del giorno. Non tollero che mi si chiuda la bocca.

Con la Berliguer i rapporti restano cordiali, ma lo scrittore non concede alibi a chi lo accusa di preparare le sue gag con la conduttrice. 

Vogliono affondare la lancia contro la Berlinguer. Non lo fanno soltanto i suoi avversari politici ma anche gli stessi della sua corrente. Vogliono danneggiarla e si attaccano a tutto. Questa è l'Italietta mediocre delle piccole vendette, dell'odio, della mancanza di larghe vedute. È l'Italietta da massaia che si sviluppa anche nei mezzi di comunicazione, purtroppo. 

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