Chi l'ha visto, parla Michele Caruso: "La Sciarelli deve ringraziarmi, sono un genio"

Chi l'ha visto, parla Michele Caruso: "La Sciarelli deve ringraziarmi, sono un genio"

Intervistato da Giuseppe Cruciani a "La Zanzara", il disturbatore di "Chi l'ha visto" provoca la conduttrice: "Sono un malato di protagonismo"

Soltanto un provocatore nato come Giuseppe Cruciani poteva alimentare il delirio di Michele Caruso, l'ormai celebre disturbatore di Chi l'ha visto e di altri programmi della Rai. All'indomani della trovata che ha riacceso i riflettori sullo stalker della trasmissione di Rai3, il molestatore telefonico è stato intervistato nel corso dell'ultima puntata dello show radiofonico La Zanzara, nel corso del quale ha espresso le radici del Caruso-pensiero.

Michele Caruso a La Zanzara: chi è il disturbatore della TV

Commentando il "vaffa" rivolto a Federica Sciarelli nell'incursione che l'ha reso ulteriormente popolare, Caruso si descrive come una sorta di egocentrico affetto da un disturbo narcisistico di personalità.

Sono un malato di protagonismo, oggi stavo sul Corriere.it accanto a Donald Trump: provo un godimento indefinibile.

La Sciarelli, nell'ottica di Caruso, dovrebbe ringraziarlo perché il suo situazionismo crea un'attesa enorme intorno al programma.

Mi deve ringraziare, l'ho mandata a fanc*lo perché c'erano dei precedenti, non se l'aspettava. Mi sento un talento inespresso, un genio incompreso.

Michele Caruso: Chi l'ha visto "deve ringraziarmi"

Secondo Caruso, Chi l'ha visto avrebbe ascolti molto più bassi senza i suoi interventi improvvisi.

Se leggete i dati, la puntata più vista dai tempi di Donatella Raffai è quella dell'altra sera con me. Sono un artista, un intellettuale. Si parla tanto sui giornali di tutti quelli che vanno dalla De Filippi e mostrano i muscoli, le tette e le gambe e nel 2019 uno come Michele Caruso, che ha tre lauree dopo la maturità classica, per avere un po' di visibilità deve fare delle incursioni.

In realtà, gli ascolti di Chi l'ha visto del 16 ottobre sono i soliti: 2 milioni 47mila spettatori, share del 10,06%. Nella media della stagione, come di quelle precedenti.

A chi gli fa notare che i suoi sono evidenti disturbi, Caruso non dà troppo peso. Nemmeno ai familiari in apprensione per i casi del programma, come quando si spacciò come testimone del delitto di Alatri.

Non è un reato, nemmeno una malattia. Non chiedo scusa manco ai familiari. Il vaffa? Se lo fa Caruso è Satana, se invece lo fa Grillo va bene. 

Fonte foto: RaiPlay