I 10 migliori programmi tv degli anni '60

Dal classico 'Studio Uno' ai rivoluzionari 'Controfagotto' e 'Quelli della domenica', una Top 10 dei migliori programmi di quella straordinaria epoca.

Ci sono stati periodi d'oro nella storia della televisione italiana. Tra questi, ci sono sicuramente gli anni Sessanta: la Rai "firmata" Ettore Bernabei, direttore generale dal 1961 al 1974, fu protagonista di quell'intrattenimento intelligente e leggero, ancora in bianco e nero, che sapeva formare e far sognare gli spettatori. Ma quali sono i migliori programmi di quella straordinaria epoca? Scopritelo con la nostra Top 10.

Migliori programmi tv degli anni '60: la Top 10

10 – Il musichiere
Dal genio di Garinei e Giovannini e Antonello Falqui, andò in onda dal 7 dicembre 1957 al 7 maggio 1960. Mario Riva era il conduttore di questo quiz musicale ispirato al format americano della NBC Name This Tune. L'orchestra diretta dal maestro Gorni Kramer, il ritornello da azzeccare e i concorrenti che corrono a suonare la campanella sono entrati nell'immaginario collettivo. 

9 – Sapere
Uno dei primi esperimenti di televisione divulgativa che hanno poi portato a trasmissioni come Quark e Ulisse - Il piacere della scoperta. Merito dell'ideatore Giovan Battista Zorzoli: grazie al suo programma, scrive Aldo Grasso nella sua Enciclopedia della televisione, "la televisione si fa carico di istruire la massa, di fornirle non ciò che vuole, ma ciò di cui ha bisogno, avvicinando il grande pubblico alla cultura e alla scienza visti come strumento di emancipazione". 

8 – Campanile sera
Il primo esempio di "gioco collettivo", con il pubblico in piazza e da casa coinvolto nella trasmissione. A condurlo non poteva che essere Mike Bongiorno. Il successo fu enorme: a prendere il testimone di Mike nel quiz, in onda fino al 2 ottobre 1962, si susseguirono Renato Tagliani, Enza Sampò ed Enzo Tortora. 

7 – Libri per tutti
Il mercoledì sera alle 22, dal 1962 al 1963, l'appuntamento fisso era con le dotte disquisizioni di Luigi Silori e la classe dell'attrice Carla Bizzarri. Un programma innovativo, che analizzava ad ogni puntata il libro della settimana, ospitava in studio gli autori e le star dello spettacolo che raccontavano i loro libri del cuore. Quando la Rai fece saltare un appuntamento per trasmettere la partita di calcio Real Madrid-Juventus, i telespettatori protestarono indignati. Altri tempi. 

6 – Canzonissima
Il programma che ha attraversato tutti gli anni Sessanta, il varietà più popolare con la gara di canzoni abbinata alla Lotteria di Capodanno. Polemiche quando, nel 1962, Dario Fo e Franca Rame si ritirarono dalla conduzione per "divergenze artistiche e ideologiche con i dirigenti della Rai". L'edizione del 1970 segnò l'esordio televisivo di Raffaella Carrà, che scoprì l'ombelico e con il suo Tuca Tuca diventò un'icona mondiale. Indimenticabili anche gli sketch con Alberto Sordi e Vittorio De Sica. 

Migliori programmi televisivi italiani: il meglio dei '60

5 – Il tappabuchi
Scritto da Renzo Tarabusi e Giulio Scarnicci con la regia di Vito Molinari, il varietà condotto da Corrado con l'"aiuto presentatore" Raimondo Vianello andò in onda nel 1967. Una sarabanda di sketch (cult le scenette sulla panchina e la parodia de I Promessi Sposi), balletti e quiz, dominata dalla genialità di Nanni Loy, con la sua candid camera portata in giro per l'Italia. Sette delle otto puntate sono disponibili su RaiPlay

4 – Controfagotto
La rubrica giornalistica di Ugo Gregoretti dedicata al costume. Con il contributo di Carlo Mazzarella, Piero Angela e Ugo Zatterin, Gregoretti rompeva gli schemi classici della tv classica e venne persino censurato per un servizio sulle raccomandazioni e uno sugli emigrati italiani in Argentina. Memorabile l'intervista a Totò con la moglie Franca Faldini nel canile che avevano fatto costruire alla periferia di Roma per ricoverare oltre duecento randagi. Tra reportage, satira e cronaca leggera, un formidabile spaccato sociologico sugli usi e le mode degli italiani all'epoca del boom economico. 

3 – L'amico del giaguaro
Il vero cult degli anni Sessanta: scritto da Italo Terzoli e Bernardino Zapponi, il programma ispirato alla Tombola era presentato da Corrado con la partecipazione di Gino Bramieri, Marisa Del Frate, Raffaele Pisu e Roberto Villa. In ogni puntata veniva fatta la parodia di un film celebre: gli sketch del trio Bramieri, Del Frate e Pisu, infarciti di citazioni, sono perle della nostra memoria televisiva.

2 – Quelli della domenica
Era il 1968 e nell'ozio della domenica pomeriggio arrivava questo programma di rottura scritto da Enrico Vaime, Marcello Marchesi, Italo Terzoli e Maurizio Costanzo. Condotto da Ric e Gian e Lara Saint Paul, fu il trampolino di lancio per Cochi e Renato e Paolo Villaggio, che propose qui i suoi esilaranti personaggi, dal Professor Kranz a Giandomenico Fracchia fino al celeberrimo Ugo Fantozzi. 

1 – Studio Uno
Ideato da Antonello Falqui e Guido Sacerdote, il prototipo del varietà e dello spettacolo di intrattenimento leggero andò in onda dal 1961 al 1966. Fu il primo show "all'americana" del sabato sera, con scenografie, coreografie, sketch e ospiti degni di Broadway. Una trasmissione indissolubilmente legata a Mina: celebre il suo duetto con Totò nel 1965 e quelli con Nino Manfredi, Peppino De Filippo e Vittorio Gassman "en travesti". Ma senza dimenticare il Da Da Un Pa con Don Lurio e le gemelle Kessler e il "geghegè" di Rita Pavone che fece innamorare i bambini. 

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