Morgan torna su Rai 2 con StraMorgan: "Madame non sarà ospite perché se la tira"

Il cantautore in onda dal 10 aprile in seconda serata con uno show musicale: ad accompagnarlo ci sarà Pino Strabioli

Ci voleva la destra al governo per rivedere Morgan sulla Rai. Il cantautore torna su Rai 2 a partire da lunedì 10 aprile con StraMorgan, programma musicale di seconda serata in quattro appuntamenti consecutivi. Un viaggio tra le canzoni e le voci che hanno fatto la storia della musica italiana. Ad accompagnarlo ci saranno Pino Strabioli e numerosi ospiti, tra i quali non figurano Madame e Marco Mengoni.

Morgan Mengoni Madame: il trio mancato

La giovane cantante ha rifiutato l'invito a partecipare "perché le avevo detto che se la tirava", rivela Morgan. "Rifiutando forse ha mostrato che avevo ragione", aggiunge l'ex leader dei Bluvertigo. Quanto al vincitore dell'ultimo Festival di Sanremo, "Marco lo conosco bene e nasce con il mio imprinting, mi piacerebbe parlargli e capire: io gli voglio bene, è un pezzo di cuore".

Ci sono stati molti altri rifiuti, ma pure adesioni entusiaste. Tra gli ospiti ci saranno Gino Paoli, Vinicio Capossela, Paolo Rossi, Tony Hadley degli Spandau Ballet, Giovanni Caccamo, Dolcenera, Avincola, Chiara Galiazzo e Carlo Guaitoli, il pianista storico collaboratore di Franco Battiato. Per altro Castoldi è già apparso con Strabioli e Avincola in una puntata di S'è fatta notte di Maurizio Costanzo, disponibile su RaiPlay.

Il format di StraMorgan associa in ogni serata quattro artisti italiani ad altrettante star straniere. Da Domenico Modugno si arriva ad Elvis Presley (il legame è stato motivo di un recente litigio con Dario Salvatori), da Umberto Bindi a Freddie Mercury, da Franco Battiato a Brian Eno e da Lucio Battisti a David Bowie.

StraMorgan, programma Rai ricco di ospiti

"Ringrazio la Rai per avermi dato fiducia", dichiara il cantautore ed ex giudice di X Factor presentando la trasmissione a viale Mazzini insieme a Strabioli e a Stefano Coletta, il Direttore Intrattenimento Prime Time della Rai.

Negli anni ho proposto tanti progetti alla tv di Stato, che però non sono mai stati accettati anche a causa dell'idea che si era creata di me. La mia immagine non ispirava fiducia, ma non mi ci riconosco: è stata costruita dai giornalisti, che spesso scrivono solo perché qualche direttore di testata dice loro di travisare il contenuto di alcune interviste. Io non sono un ribelle e non è vero che voglio fare casino. A me piacciono le persone e la vita, io non mi ribello per partito preso. Lavoro con lucidità e desidero solo che ci siano le condizioni per poter realizzare un buon lavoro.