Rai, niente accordo tra M5S e Lega: bufera su Isoardi e Del Noce

Le nomine dei vertici Rai spaccano Movimento 5 Stelle e Lega: e di mezzo c'è anche la compagna di Matteo Salvini…

Le grandi manovre sulla Rai procedono a passo spedito. Cda, direzione generale, presidenza e direzioni di rete e telegiornali sono tutti scaduti o in scadenza. Il dg Mario Orfeo, la presidente Monica Maggiorni, i direttori di rete Angelo Teodoli (Rai1), Andrea Fabiano (Rai2) e Stefano Coletta (Rai3) e i direttori dei telegiornali (Andrea Montanari al Tg1, Ida Colucci al Tg2, Luca Mazzà al Tg3) lasceranno gli incarichi. L’11 luglio il Mise dovrà indicare le nomine per quattro membri del Cda. Mentre Beppe Grillo vorrebbe due reti di Stato sul mercato e una senza pubblicità, non c’è ancora l’accordo tra Movimento 5 Stelle e Lega sulle candidature.

Cda Rai 2018: il toto-Dg

Per il ruolo di direttore generale, il M5S resta sulle solite posizioni: uno tra Carlo Freccero, Ferruccio De Bortoli e Milena Gabanelli. Le new entry sono Gianmarco Muzzi, socio del potentissimo agente Lucio Presta, e Fabio Vaccarono, attualmente direttore italiano di Google. Tuttavia, secondo quanto riportato da La Stampa, la spaccatura si sarebbe verificata perché la Lega preferirebbe Fabrizio Del Noce. L’ex Dg guidò la Rai tra il 2002 e il 2009, un periodo in cui fece emergere il personaggio di Elisa Isoardi, compagna di Matteo Salvini e dalla prossima stagione alla conduzione di La prova del cuoco.

Nomine Rai, nuovo governo diviso su reti e tg

Per la presidenza, nelle scorse settimane era emerso il nome suggestivo di Pippo Baudo. Rai1 potrebbe essere appannaggio di Ludovico Di Meo, già responsabile di UnoMattina e Vicedirettore di Rai1 con delega. Per Rai2 e Rai3 i nomi più quotati sono Nicola Rao, giornalista parlamentare per il tg e responsabile della redazione laziale del Tgr, e Paolo Corsini, caporedattore di Rai Parlamento ed ex Vicedirettore del Giornale Radio Rai. Infine, c’è il nodo telegiornali. Il Movimento 5 Stelle vorrebbe un direttore condiviso per la rete ammiraglia, un direttore “verde” per il Tg2 e un direttore “giallo” per il Tg3. La Lega, invece, vorrebbe sia il Tg1 che il Tg2. Gennaro Sangiuliano, vice al Tg1, è in pole position per la direzione di Tg1 o Tg2. Per il Tg3, invece, si parla di Alberto Matano.

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