Clamoroso a La7: Non è l'Arena di Massimo Giletti è stato cancellato

La rete sospende il talk e ringrazia il conduttore "per il lavoro svolto in questi sei anni con passione e dedizione"

Clamoroso a La7: i vertici della rete di Urbano Cairo diretta da Andrea Salerno hanno deciso di sospendere Non è l'Arena di Massimo Giletti. Dopo la pausa del 9 aprile per le festività di Pasqua, il talk show sarebbe dovuto tornare in onda domenica 16 aprile e invece al suo posto sono programmati i film Lo Hobbit - Un viaggio inaspettato e Cloud Atlas.

Non è l'Arena sospesa: Baiardo costa caro a Giletti

La7 liquida Non è l'Arena in una nota nella quale "ringrazia Massimo Giletti per il lavoro svolto in questi sei anni con passione e dedizione". Il conduttore resta comunque a disposizione dell'azienda "fino al termine della stagione", ma è evidente che il rapporto tra giornalista ed editore si è ormai incrinato.

Il motivo dietro la cancellazione di Non è l'Arena non sarebbero gli ascolti, ma ragioni politiche legate alle recenti inchieste della trasmissione. In particolare i servizi su Matteo Messina Denaro e l'intervista a Salvatore Baiardo. L'ex uomo di fiducia della mafia ha dichiarato a Giletti che "l'unica speranza dei Graviano è che venga abrogato l'ergastolo ostativo", che la trattativa Stato-mafia "non è mai finita" e che l'arresto clamoroso del boss latitante è stato "un regalino" al governo Meloni.

Insomma, a Non è l'Arena è trapelato il messaggio che gli apparati dello Stato sapessero benissimo dove fosse Messina Denaro e che i rapporti con Cosa nostra per la sua consegna fossero in corso da tempo, considerando le precarie condizioni di salute e l'età del boss.

Massimo Giletti, Messina Denaro gli costa il posto

Stando a quanto rivela Dagospia, sarebbe intervenuta addirittura la DIA (la Direzione Investigativa Antimafia) in merito alle parole di Baiardo al programma. "Lei sta rischiando parecchio, ma rischiando a 360 gradi non solo a livello di mafia", aveva detto quest'ultimo a Giletti.

"Prendo atto della decisione di La7", ha dichiarato il diretto interessato all'agenzia Adnkronos. "In questo momento, l'unico mio pensiero va alle 35 persone che lavorano con me da anni e che da un giorno all'altro – senza alcun preavviso – vengono lasciate per strada", ha concluso il giornalista.

A questo punto tutto lascia pensare che per la stagione 2023-2024 Giletti sia pronto ad un ritorno in Rai, dove ha lavorato dalla fine degli anni Ottanta fino alla "cacciata" del 2016 ("per ragioni politiche", sostiene lui) dopo quasi trent'anni trascorsi nel servizio pubblico. "Il denaro non è mai stato importante, l'importante è la libertà: essere liberi è la cosa fondamentale", ha detto di recente il giornalista nell'intervista concessa a Francesca Fagnani per Belve.