Ecco quando andrà in onda il programma su Rai 2: dietro lo slittamento motivazioni di palinsesto (e politiche)
Alla presentazione dei palinsesti della stagione televisiva 2022-2023, lo show di prima serata Non sono una signora, il ritorno di Alba Parietti su Rai 2 con un programma tutto suo, era stato lanciato come "una novità assoluta" che porterà "nelle case degli italiani una delle forme espressive che in questi anni ha conquistato il pubblico di tutto il mondo": l'arte performativa delle drag queen. Peccato che nonostante fosse stato annunciato in onda da lunedì 7 novembre al 5 dicembre, della trasmissione si siano perse le tracce.
Non sono una signora: programma con Alba Parietti su Rai 2
Ora, ad inizio 2023, la Rai si è affrettata a pubblicare una nota ufficiale per spiegare quando andrà in onda la trasmissione di Alba Parietti.
In riferimento alla messa in onda del programma Non sono una signora, previsto inizialmente in prima serata su Rai 2 a dicembre 2022, la direzione Intrattenimento Prime Time comunica che il periodo di programmazione per la prima serata condotta da Alba Parietti è previsto a maggio 2023 per 5 puntate.
Ma quali sono i motivi che hanno spinto la direzione di Viale Mazzini a posticipare di continuo questo curioso varietà? Le ragioni sono spiegate da Massimo Galanto sul magazine TvBlog. Il giornalista sostiene innanzitutto che la Rai non è soddisfatta del risultato finale e avrebbe chiesto a Fremantle di modificare la proposta.
In secondo luogo, il network pubblico ha preferito evitare lo scontro diretto con Il cantante mascherato, il varietà condotto da Milly Carlucci che parte con la sua quarta edizione a marzo 2023. Infine, ci sarebbe una motivazione squisitamente politica, legata alla formazione del nuovo governo conservatore guidato da Giorgia Meloni e a maggioranza Fratelli d'Italia.
Alba Parietti oggi: ritorno in tv slitta in primavera
Nella presentazione dell'offerta 2022-2023 della Direzione Intrattenimento Prime Time avvenuta in autunno, si legge che Non sono una signora vedrà "personaggi noti in vari ambiti" che "si metteranno in gioco calandosi nei panni di splendide drag e rendendosi irriconoscibili, aiutati da un team di esperti del makeup e dello styling".
In ogni puntata si sfideranno in spettacolari performance che ne decreteranno il vincitore. A giudicarli ci sarà un gruppo di drag professioniste, mentre un panel di opinionisti proverà a indovinare chi è il personaggio che si esibisce nei panni di una drag queen. La drag vincitrice di ogni puntata arriverà direttamente alla finale, mentre alle altre non resterà che svelarsi e raccontare il proprio percorso di trasformazione. Una grande serata di spettacolo e di inclusività.
Inclusività e fluidità di genere non sono proprio i cavalli di battaglia dell'esecutivo Meloni, anzi. Stando a quanto si legge su TvBlog, "il cambio del governo ha suggerito, più o meno implicitamente, a Viale Mazzini un aggiustamento del palinsesto".