Il conduttore romano torna sull'edizione 2022 del Festival e punzecchia la mancata controprogrammazione di Mediaset
Sanremo 2022 è stato un successo di pubblico sin dalla prima serata. Il terzo Festival di Amadeus ha aperto con il 54,7% di share. Per trovare un dato così alto in termini di ascolti, bisogna andare indietro al 2005, quando il conduttore era Paolo Bonolis. Al debutto il suo Sanremo conquistò il 54,78% di share e un numero maggiore di telespettatori. Proprio il presentatore romano "contesta" l'entusiasmo e gli elogi che circondano da giorni i numeri pazzeschi fatti dalla kermesse quest'anno.
Paolo Bonolis, Sanremo e veleni: "Nei miei avevamo contro tutto"
Dopo l'intervista in cui ha auspicato un profondo rinnovamento per il Sanremo del futuro, Bonolis torna alla carica nel corso di Facciamo finta che, il programma radiofonico condotto da Maurizio Costanzo e Carlotta Quadri su R101. Costanzo gli chiede un bilancio sull'Ama-ter e il paragone con le edizioni del 2005 e del 2009 è inevitabile.
Erano Sanremo nei quali bisognava darci dentro per organizzarli, per creare qualcosa di veramente nuovo, spettacolare, perché avevamo contro tutto. Nel 2005 e nel 2009 avevamo contro la guerra civile perché tutti i programmi migliori di Mediaset erano accesi.
Bonolis fa riferimento alla recente consuetudine di Mediaset di interrompere la programmazione nella settimana del Festival e proporre contenuti più blandi e innocui.
Sulla questione era già intervenuta la moglie Sonia Bruganelli. Condividendo su Instagram un articolo di FanPage nel quale si commentava il confronto con un laconico "erano davvero altri tempi", l'opinionista del Grande Fratello Vip ha sottolineato che la controprogrammazione dell'epoca era differente da quella di oggi.
Altri tempi???? Forse perché sulle altre reti ancora andava in onda di tutto?!?!
Sanremo 2022, ascolti tv "drogati" da Mediaset?
In realtà Antonio Ricci ha fornito una versione completamente diversa dei fatti. Intervistato dall'AdnKronos, il papà di Striscia la Notizia ha definito quell'edizione di Sanremo come "il Festival meno controprogrammato della storia". Per Ricci era chiaro che "a Mediaset avevano deciso di non disturbare il conduttore in nessuna maniera".
Fu Piersilvio Berlusconi in persona a consigliare "di lasciare campo libero a Bonolis, che era in via di passaggio su Mediaset". Bonolis a Facciamo finta che non ha troppi peli sulla lingua e ammette che "le cose ora sono cambiate".
Sono contento per loro perché la strada è più semplice, però bisogna impegnarsi meno ora a farlo. Ora non c'è proprio programmazione contro e quindi diventa un po' più facile, per quanto poi la cosa devi farla bene, hanno saputo farla bene tutti, ci mancherebbe altro, però non c'è più quella tigna che ci vuole per trovare qualcosa che possa sconfiggere anche le velleità dell'avversario.