Dritto e Rovescio, Paolo Del Debbio è una furia: "Sul fascismo non mi dovete rompere il ca..."

Il conduttore del programma di Rete 4 torna sulla rissa tra Vauro e Brasile e lancia una durissima accusa a chi lo critica

A Paolo Del Debbio non piacciono le etichette e non manca mai di farlo notare. Nell'ultima puntata di Dritto e Rovescio, il giornalista ha fatto delle precisazioni sulla rissa tra Vauro e Massimiliano "Brasile", andata in scena nel programma di Rete 4. Nonostante i due abbiano fatto pace sui social con una stretta di mano in diretta su Instagram, il conduttore non ha gradito il polverone sollevato dallo scontro tra il vignettista e il "fascista" di Pietralata. 

Paolo Del Debbio: Dritto e Rovescio e il suo sfogo

L'appuntamento di Dritto e Rovescio si è aperto con Paolo Del Debbio che risponde alle polemiche.

Io di solito non parlo di fatti personali, ma questa settimana è accaduto l'inverosimile per cui devo dei chiarimenti al mio pubblico e soprattutto a chi segue tutti i social, lì si è scatenata una furia di imbecilli che è difficile da contenere nello stadio di San Siro.

Il giornalista ne ha anche per Debora Serracchiani del Pd, che ha bollato la sua trasmissione come pericolosa perché "incita all'odio e alla violenza". 

Una deputata del Pd ha detto alle colleghe di non venire più nella mia trasmissione perché 'io incito all'odio', cioè ha fatto la listina di proscrizione che si fa nei regimi totalitari. Quello, quello e quello no. Succede o per la pelle, o per la religione. 

Paolo Del Debbio: padre fu un deportato

Del Debbio va poi sul personale e racconta la sua storia famigliare. 

Quello che però mi preme dire è la cosa che io, in qualche modo, sdoganerei il fascismo. Io sono figlio di un deportato. Mio padre mi ha raccontato molto, so qual è la parte sbagliata e quella giusta. Certo, lui non era un esaltato come quelli che mi hanno attaccato. 

Il conduttore accetta di essere accusato di tutto, tranne che di apologia del fascismo

A me sul fascismo cari giovanotti, Pd o non Pd, non mi dovete rompere il ca**o. Io so esattamente quello che è giusto e quello che è ingiusto a proposito di quello. Dovete trovare una sola cosa che io ho detto dalla quale si possa evincere quello che dite, che in qualche modo fomenti o sia apologetico nei confronti del fascismo. Non c'è, non la troverete, la inventate, me la attribuite e mi attaccate. Esattamente come fanno i regimi totalitari. Forse siete un po' fascisti rossi. In coscienza sono tranquillo, voi continuate con la vostra campagna d'odio, io continuo con le mie trasmissioni.

Fonte foto copertina: https://twitter.com/QuiMediaset_it
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