L'ex dg della Nazionale Cantanti porta in tribunale l'attrice dei The Jackal: "Va tutelata la dignità dell'uomo"
Aurora Leone e Ciro Priello, con la complicità di Vincenzo Piscopo, il loro agente ed editore di Fanpage, hanno detto il falso su Gianluca Pecchini, l'ex direttore generale della Nazionale Cantanti. È quello che sostiene il dirigente 68enne, che dopo lo "scandalo" della Partita del Cuore 2021 ora passa al contrattacco e querela l'attrice. Accusato di sessismo e costretto alle dimissioni, Pecchini porterà la componente dei The Jackal in tribunale perché quello che lei e Ciro hanno raccontato sui social non è vero.
Aurora Leone Nazionale Cantanti: la versione di Pecchini
Pecchini sostiene che il caos alla Partita del Cuore è una macchinazione. Durante la cena incriminata, ha semplicemente invitato i due Jackal a spostarsi dal tavolo della Nazionale Cantanti. Chiamerà a testimoniare chi ha visto e sentito tutto, persino gli insulti di Piscopo: la responsabile di sala, Augusta Gay.
L'ex dg ha deciso di rivolgersi allo studio dell'avvocato Gabriele Bordoni "per presentare querela nei confronti di Aurora Leone e di chi con lei mi ha leso nella reputazione, così da tutelare i miei diritti, la mia immagine e, soprattutto, la mia dignità di uomo e di professionista", in particolare "alla luce dei molteplici e continui attacchi mediatici" che ha dovuto subire.
Bordoni spiega che "l'iniziativa assunta con querela per diffamazione aggravata presso la Procura di Torino è stata necessaria per ristabilire la verità dei fatti".
L'uso diretto e personale dei sistemi di comunicazione di massa consente ampia libertà di espressione a chiunque ed è un valore da salvaguardare che va tenuto però ben distinto dalla loro strumentalizzazione; la critica e le opinioni sono sacrosante, ma non lo è affatto la propalazione di notizie infondate, confuse e lesive, tali da innescare in poche ore la demolizione della reputazione di una persona, difficilmente recuperabile in seguito.
Pecchini querela Aurora Leone: "Linciaggio morale"
Classe 1953, Gianluca Pecchini è stato direttore generale della Nazionale Cantanti per 40 anni. Non ha profili sui social e ha accettato di dimettersi per tutelare la Partita del Cuore. Nelle sue prime dichiarazioni l'avvocato Bordoni tira in ballo il Ddl Zan.
Si pensa in questi giorni di introdurre una legge a contrasto della discriminazione per motivi fondati sul sesso o sul genere, ma si ripensa anche di riattivare forme di censura a contrasto della disinformazione, soprattutto attraverso la rete. Sono sintomi di un malessere culturale e sociale, potenzialmente inducenti pericolose derive che nella vicenda di Pecchini trovano occasione per essere considerate e discusse. Ma, intanto, va tutelata nella sede competente la dignità di un uomo, della sua famiglia e del suo lavoro, proteggendolo dal linciaggio morale e da superficiali, frettolose quanto feroci condanne mediatiche, disancorate dalla reale dimensione dei fatti. Tanto si impone in uno stato di diritto.
Dal profilo social di Aurora Leone non è giunto alcun commento riguardo alla querela.
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