Google cambia sistema di fatturazione su Play Store: Amazon rimuove i suoi film da Android

Conflitto tra Prime Video e Google: la piattaforma streaming passa al contrattacco e elimina i suoi contenuti dalla app

Brutta sorpresa per gli utenti di Prime Video che utilizzano i dispositivi Android per vedere film e serie della piattaforma streaming di Amazon. Il colosso di Seattle ha deciso di rimuovere tutti i suoi titoli da Play Store perché in disaccordo con il Google Play Billing, il nuovo sistema di fatturazione di Google. La grande "G" ha infatti introdotto l'uso esclusivo del suo sistema di fatturazione per le società che hanno app in Android. Chi non si adegua entro il 1° giugno 2022, avrà tutte le app rimosse.

Amazon Prime Video non funziona su Andoid: ecco perché

Amazon è passata al contrattacco prima della scadenza imposta da Google e ha tolto la possibilità di acquistare e noleggiare film e serie da Prime Video tramite Play Store. Non solo: non è più possibile neanche abbonarsi ai canali Infinity Selection, Starz Play, Discovery+ e MGM.

Il cambiamento è arrivato senza annunci, direttamente con l'ultimo aggiornamento dell'app di Prime Video per Android. Ora non è più possibile acquistare o noleggiare direttamente in app ma soltanto attraverso smart TV, console e sito web. Ovviamente chi utilizza iPhone o iPad con il sistema iOS non ha alcun tipo di problema.

I commenti degli utenti Android sono eloquenti in proposito: "Non va più, schermata nera poi va in blocco", "Non riesco più a vedere niente, dall'oggi al domani con ogni film e serie che voglio vedere lo schermo è nero", "Una scelta scomodissima di cui sinceramente non ne comprendo la ragione". Tuttavia il mancato annuncio lascia intendere che Amazon e Google sono ancora in trattativa per trovare una soluzione

Fatturazione Google fa infuriare anche Tinder

Google ha iniziato a richiedere alle app Android presenti su Play Store di utilizzare il suo servizio di pagamento e fatturazione a partire dallo scorso marzo. L'obiettivo dichiarato del gigante di Mountain View è fare in modo che ogni gestore di app in Android abbia uno spazio unico dove amministrare abbonamenti e cancellazioni senza dover interagire con terze parti. 

La scelta dell'uso esclusivo di Google Play Billing non è andata giù soltanto ad Amazon. Match Group, il gruppo che gestisce Tinder, ha mosso le stesse critiche, denunciando Google e accusandolo di "abuso di potere, promesse non mantenute e manipolazione dei mercati".

"Abbiamo cercato, in buona fede, di risolvere questi problemi con Google, ma la loro insistenza e le minacce di rimuovere le app dei nostri marchi da Google Play Store entro il 1° giugno non ci hanno lasciato altra scelta che intraprendere un'azione legale", spiega l'ad Shar Dubey in una nota.