Il presentatore simbolo della tv italiana è stato insignito da un ambito riconoscimento e ha spiegato cosa dovrebbe dare la Rai secondo lui
Pippo Baudo ha ricevuto un premio alla carriera a Milano, rilasciato dall'Università e-campus il giorno 24 gennaio 2018, durante l'inaugurazione di una delle nuove sedi dell'Ateneo. Volto storico della tv italiana, ha presentato innumerevoli trasmissioni televisive lavorando per 59 anni come conduttore per il piccolo schermo. Il Pippo nazionale, all'anagrafe Giuseppe Raimondo Vittorio Baudo, ha iniziato a lavorare negli anni '60 e non ha mai smesso. E' suo il record di conduzioni del Festival di Sanremo, avendolo presentato tredici volte tra il 1968 e il 2008.
Il discorso di Pippo Baudo dopo la premiazione
Dopo aver ricevuto il premio alla carriera, Baudo si è detto felice e fortunato: “E' andata sempre bene, ringrazio il pubblico, la buona stella e, modestamente, il sottoscritto. Mi sono impegnato molto e anche oggi che sono qui ho l'emozione della prima volta”. E sulla televisione italiana, come riporta Ansa, ha aggiunto: “La Rai dovrebbe abolire i formati stranieri, frutto di autori che parlano per una certa cultura, mentre noi facevamo varietà realizzati e prodotti in casa. Certi programmi sono diseducativi, ma la tv deve avere un po' di nazionalismo”.
Pippo Baudo, da Canzonissima a Domenica In
Sono davvero tanti e vari i programmi tv che Pippo Baudo ha condotto sulla tv pubblica (concedendosi qualche incursione anche nelle reti Mediaset). Siciliano doc e laureato in Giurisprudenza, si è poi ritrovato a lavorare in tv fin dagli esordi del piccolo schermo italiano, iniziando come pianista e cantante. Tra le trasmissioni storiche alle quali è possibile associarlo ci sono Il Festival di Sanremo, Canzonissima, Lo Zecchino d'Oro, Fantastico, Luna Park e Domenica In. Ha lavorato anche in radio, cinema, teatro ed è apparso in alcune pubblicità. Tra il 2016 e il 2017, a I fatti vostri, ha curato la rubrica Storie di televisione, portando le sue personali testimonianza.