I paperoni della tv: svelati i super compensi di De Filippi, Bonolis e Scotti

Il quotidiano 'Italia Oggi' rivela le cifre dei più importanti conduttori tv: record per Maria De Filippi, seguita a ruota dai "tenori" Paolo Bonolis e Gerry Scotti

Il quotidiano Italia Oggi ha stilato una speciale classifica dei conduttori più pagati della tv italiana. In un articolo firmato da Claudio Plazzotta, il giornalista ha segnalato gli stipendi percepiti dai maggiori presentatori della nostra tv, che "fanno letteralmente impallidire quelli della Rai". La più ricca di tutti è Maria De Filippi, che guadagnerebbe circa 10 milioni di euro all'anno. Un compenso relativo soltanto ai programmi che conduce, perché la sua produzione, la Fascino, farebbe impennare notevolmente i numeri. 

Quanto guadagna Maria De Filippi tra tv e Fascino

Secondo Plazzotta, infatti, la società della De Filippi (che lei detiene al 50%, il restante è di Rti) ha chiuso il bilancio del 2017 con 65,8 milioni di euro di ricavi e 3,4 milioni di utile, di cui 2 milioni sono stati distribuiti sotto forma di dividendi. 

Paolo Bonolis e Gerry Scotti, che insieme a Carlo Conti formano i nuovi "tre tenori" della tv italiana, si aggirerebbero più o meno sulle stesse cifre: i loro cachet sfiorerebbero i 10 milioni di euro annui. 

Quanto guadagna Bonolis all'anno

Un gradino più indietro ci sarebbe Barbara d'Urso, che porterebbe a casa 6 milioni di euro all'anno, considerando sia i programmi del daytime (da Pomeriggio Cinque a Domenica Live) che le prime serate. 

Di poco staccato figura Ezio Greggio, che tra il periodo dietro al bancone di Striscia la Notizia e il prossimo incarico al timone del reboot di La sai l'ultima?, intascherebbe 5,75 milioni di euro ogni anno. 

Nonostante il passaggio da La7 a Nove con il gruppo Discovery, Maurizio Crozza non se la passerebbe male: il comico guadagnerebbe 3 milioni di euro annui. Chiude questa lista particolare Alessia Marcuzzi: sebbene sia divisa tra Canale 5 e Italia 1 con L'Isola dei Famosi e Le Iene, la conduttrice arriverebbe "soltanto" a quota 2, 4 milioni di euro all'anno.