Quarto Grado, i casi del 15 marzo: da Pamela Mastropietro a Desireè Piovanelli

Un documento in esclusiva assoluta su Pamera e Innocent Oseghale andrà in onda stasera a 'Quarto Grado': ecco tutte le anticipazioni

Venerdì 15 marzo, in prima serata, su Rete 4, va in onda un nuovo appuntamento con Quarto Grado, il programma di approfondimento giornalistico dedicato ai casi della cronaca più recente. La puntata di stasera parte da uno degli omicidi che hanno diviso l'opinione pubblica: il delitto di Pamela Mastropietro, la 18enne di Macerata violentata e uccisa il 30 gennaio 2018. Un episodio tornato di stretta attualità nelle ultime ore, quando è emerso che uno degli attentatori della strage in Nuova Zelanda, in cui un commando di quattro persone ha fatto irruzione in due moschee e ucciso 50 persone, aveva inserito sui caricatori delle armi il nome di Luca Traini, il 28enne di Tolentino autore della sparatoria contro gli immigrati avvenuta a Macerata il 3 febbraio 2018.

Quarto Grado, 15 marzo 2019: il caso Mastropietro

I conduttori Gianluigi Nuzzi e Alessandra Viero proporranno un documento in esclusiva assoluta sulla situazione giudiziaria legata alla scomparsa di Pamela Mastropietro. Per il delitto è stato infatti arrestato lo spacciatore nigeriano Innocent Oseghale: l'uomo è accusato di aver abusato della ragazza e di averla fatta a pezzi. Oseghale ha sempre ammesso di essersi disfatto brutalmente del corpo della ragazza, ma non di averla uccisa e violentata, dato che invece emerge dall'autopsia. 

Il processo è in corso davanti alla Corte di Assise di Macerata. Sono oltre 40 i testimoni che saranno ascoltati. Il primo teste citato dalla Procura è stato Giovanni Di Giovanni, psichiatra della Pars, la comunità da cui Pamela fuggì il 29 gennaio. Il medico ha spiegato le patologie di cui soffriva la ragazza, affetta da un disturbo border line grave a cui si era aggiunta la dipendenza da droghe pesanti. 

Desiree Piovanelli: Quarto Grado indaga

Quarto Grado dedica poi il consueto approfondimento a cura di Siria Magri alla morte di Desireè Piovanelli, la 14enne di Leno, provincia di Brescia, uccisa in una cascina abbandonata il 28 settembre 2002. Per il suo omicidio, sono stati condannati l'operaio Giovanni Erra e altri tre minorenni. Ma la vicenda a distanza di anni potrebbe ancora non essere stata chiarita del tutto. 

Qualche mese fa, il padre di Desirée ha chiesto a gran voce la riapertura del processo: l'uomo è convinto che il mandante dell'omicidio sia ancora libero e che dietro il delitto ci sia l'ombra della pedofilia. La richiesta di riapertura delle indagini ha avuto subito un'inquietante conseguenza: un fantoccio con un teschio è stato ritrovato impiccato al cancello dell'abitazione di casa dei Piovanelli. 

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