Quarto Grado, le anticipazioni del 28 giugno: puntata-evento su Roberta Ragusa

Dopo una settimana di pausa, torna 'Quarto Grado' con uno speciale dedicato alla scomparsa di Roberta Ragusa e al processo ad Antonio Logli

Quarto Grado torna in tv venerdì 28 giugno, in prima serata su Rete 4, con un nuovo appuntamento. Il programma di approfondimento giornalistico dedicato ai gialli irrisolti della cronaca più recente dedica uno speciale al caso di Roberta Ragusa, la donna di Gello San Giuliano (Pisa) scomparsa dalla sua abitazione nel 2012. Sette anni dopo, non è ancora chiaro cosa sia successo nella notte tra il 13 e il 14 gennaio di quell'anno. I giudici della Corte d'Appello di Firenze hanno confermato la sentenza di primo grado: il responsabile sarebbe il marito Antonio Logli, condannato a 20 anni per l'uccisione della moglie e per la distruzione del suo cadavere. 

Quarto Grado, anticipazioni di stasera

In attesa della decisione della Cassazione, prevista per il prossimo 10 luglio, i conduttori Gianluigi Nuzzi e Alessandra Viero hanno realizzato questa puntata-evento della trasmissione per proporre al pubblico documenti esclusivi e testimoni che non hanno mai parlato davanti alle telecamere. 

Secondo i giudici, la Ragusa avrebbe scoperto la relazione del marito con Sara Calzolaio, ex babysitter dei loro figli e impiegata nella scuola guida di famiglia. Da ciò sarebbe scaturita una lite, che avrebbe determinato la scomparsa della 44enne. Ad avvalorare la tesi resta la versione del testimone Loris Gozi, che ha sempre raccontato di aver visto la coppia litigare in strada.

Quarto Grado, 28 giugno: speciale Roberta Ragusa

Durante il processo, i figli hanno sostenuto Logli, scatenando reazioni e polemiche, mentre Sara, la sua amante, è rimasta in disparte. Antonio si è sempre detto innocente: secondo la sua difesa, i testimoni sono ritenuti inattendibili e alcuni orari non tornerebbero nella ricostruzione dei giorni della sparizione di Roberta. 

"Quella sera – ha raccontato Logli – non sono mai uscito di casa e ho dormito tutta la notte fino alle 6.45 quando è suonata la sveglia del cellulare. L'ultima volta che ho visto Roberta? Era in cucina. Ricordo di aver trovato i suoi vestiti il giorno dopo appoggiati alla poltroncina di camera". Una versione diversa da quella fornita dai giudici fiorentini nel loro verdetto, che parlano di un movente economico come ragione del delitto. 

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