Quarto Grado, le anticipazioni del 3 maggio: i casi di stasera

Un altro scottante caso di cronaca a 'Quarto Grado': Gianluigi Nuzzi, affiancato da Alessandra Viero, ricostruisce il terribile omicidio di Antonio Stano

Quarto Grado torna in tv venerdì 3 maggio, in prima serata su Rete 4, con un nuovo appuntamento. Il programma di approfondimento giornalistico dedicato ai gialli irrisolti della cronaca più recente e di quella forse troppo in fretta dimenticata, dedica un ampio spazio della trasmissione al terribile omicidio di Antonio Stano, il pensionato 66enne di Manduria (in provincia di Taranto) morto il 23 aprile scorso per le violenze subite da una baby gang. L'inviato Remo Croci è andato a seguire le indagini: la polizia ha fermato otto persone, di cui sei minori che fanno parte di un branco denominato "la Comitiva degli Orfanelli". 

Quarto Grado, anticipazioni del 3 maggio 2019

I reati che la Procura contesta ai fermati sono quelli di tortura e sequestro di persona. Gli inquirenti hanno precisato che le aggressioni andavano avanti da anni: le forze dell'ordine e i magistrati intendono ora smascherare i silenzi e le omissioni di genitori, parenti e amici dei minori e stabilire l'eventuale coinvolgimento di altri soggetti.

I conduttori Gianluigi Nuzzi e Alessandra Viero torneranno anche sulla strage di Erba e sulle ultime dichiarazioni di Rosa Bazzi e Olindo Romano, con un approfondimento a cura di Siria Magri. Rosa e Olindo, nonostante la condanna all'ergastolo per la morte di Raffaella Castagna, il figlio Youssef Marzouk, la madre Paola Galli e la vicina di casa Valeria Cherubini, ribadiscono la propria innocenza. Una tesi che, a sorpresa, è sostenuta anche da Azouz Marzouk, che il 13 aprile scorso proprio a Quarto Grado si è detto convinto che i veri assassini non siano ancora stati presi. 

Quarto Grado, stasera la strage di Erba

Nonostante queste rivelazioni, proprio nei giorni scorsi la corte di Assise di Como ha respinto la richiesta di nuovi accertamenti presentata dai legali della coppia, che vorrebbero avere accesso ai server dove sono depositati i file originali delle intercettazioni ambientali. Le richieste sono state ritenute immotivate e inutili dai giudici: i dati sulle intercettazioni, ha spiegato il pubblico ministero Massimo Astori, sono nella disponibilità della Procura e i difensori ne sono già in possesso. 

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