Rivoluzione Rai e Mediaset: la prima serata cambia orario?

Pier Silvio Berlusconi e Angelo Teodoli potrebbero trovare l'accordo per una prima serata al via regolarmente alle ore 21.15

Gli orari del prime time di Rai e Mediaset variano a seconda della programmazione, del periodo dell’anno e anche delle mosse della controparte. Uno stato di anarchia, per così dire, che potrebbe finalmente avere fine con la prossima stagione televisiva. Intervistati da TvBlog, Pier Silvio Berlusconi, vice presidente di Mediaset, e Angelo Teodoli, direttore di Rai 1, hanno detto la loro in merito. I due si sono mostrato disponibili nel trovare un orario comune, che possa soddisfare le richieste del pubblico una volta per tutte.

Mediaset, Pier Silvio Berlusconi parla del prime time

La prima serata Mediaset ha spesso registrato orari impensabili, come nel caso del Grande Fratello, criticato da Pier Silvio Berlusconi, e di altri reality dell’azienda milanese, al via alle ore 21.35. Tutto questo ha conseguenze notevoli, come l’inizio della seconda serata all’1.30, in piena notte.

In merito il vice presidente di Mediaset si è detto pronto a collaborare, spiegando al tempo stesso le proprie ragioni: “Siamo costretti a inseguire gli orari della programmazione della Rai. È qualcosa che è partito da loro, dal servizio pubblico. Noi, in quanto tv commerciale, non possiamo rischiare di veder danneggiati i nostri inserzionisti. Se la Rai dovesse decidere un orario fisso, mettendolo in pratica, Mediaset si allineerebbe”.

Rai, Angelo Teodoli sulla nuova prima serata

Parole incoraggianti quelle di Pier Silvio Berlusconi, alle quali fanno eco le dichiarazioni rilasciate da Angelo Teodoli, direttore di Rai 1: “A partire dal prossimo autunno sono pronto a far terminare l’access, per quanto riguarda Rai 1, alle ore 21.15. Si tratterebbe di un necessario coordinamento tra le reti, cosa che la tv di Stato annunciò e fece nel 2016, con Andrea Fabiano. La concorrenza però continuava a chiudere l’access dopo di noi. Ciò accade ripetutamente da due anni, dati alla mano”.

Il confronto che Teodoli propone è tra Rai 1 e Canale 5, le principali reti delle due aziende e, pur dimenticando di sottolineare come nell’ultimo mese la controprogrammazione Rai al Mondiale in chiaro su Mediaset abbia portato al record di un prime time alle 21.50, si dice aperto alla trattativa. Ci tiene però ad avvertire: “Se un accordo sarà infine trovato, nessuno si azzardi a tradire il gentlemen’s agreement”.