Andrà in onda a novembre su Rai1 e sarà "uno show come si facevano una volta": ecco cosa aspettarsi dalla "strana coppia" Vanessa Incontrada e Gigi D'Alessio
"Sarà uno show come si facevano una volta. Uno show vero": Gigi D'Alessio presenta così Vent'anni che siamo italiani, il programma-evento che andrà in onda su Rai1 dal 29 novembre 2019. Il cantautore formerà una "strana coppia" con Vanessa Incontrada in questo "two people show" in tre prime serate ricco di ospiti, canzoni ed emozioni. L'obiettivo degli autori (Max Novaresi e Walter Santillo) è raccontare il nostro Paese da una prospettiva diversa: lo ha spiegato D'Alessio a margine della conferenza stampa di presentazione del suo nuovo disco, Noi due, in uscita il 18 ottobre.
Vanessa Incontrada oggi: pronta al varietà
Intervistato da TvBlog, il cantante ha raccontato innanzitutto il perché di questo curioso titolo.
Sono vent'anni che da Napoli sono arrivato in Italia con Non dirgli mai a Sanremo, e lo stesso per Vanessa Incontrada: sono vent'anni che è arrivata in Italia dalla Spagna.
La formula di Vent'anni che siamo italiani sarà inedita: alla base c'è un vero e proprio storytelling, un intreccio narrativo tra musica e spettacolo simile a quello di una serie TV.
Stiamo scrivendo una storia, come se fosse una serie televisiva: racconteremo tutto quello che è successo nell'ultimo ventennio. E durante questa storia ci saranno degli ospiti che interagiranno, o con lei, o con me, o con tutti e due. Sarà anche un modo per presentare parte della canzoni del mio nuovo album, un'orchestra dal vivo e molti ospiti.
Gigi D'Alessio, un 2019 ricco di novità
Composto da 12 canzoni (11 inedite e un riarrangiamento di Non dirgli mai), Noi due può contare proprio su collaborazioni illustri, come quelle di Fiorella Mannoia, Guè Pequeno, Giusy Ferreri, Luché ed Emis Killa.
Forse qualcuno tra questi guest sarà presente nella trasmissione.
Se per una canzone servirà Gianni Morandi, chiameremo Gianni Morandi. Ai rapper non piace molto fare TV. Sarà più facile convincere Fiorella Mannoia.
Dopo il successo ottenuto con The Voice, D'Alessio vuole riconfermarsi e prendersi la sua rivincita definitiva contro il "razzismo culturale" che colpisce i cantautori napoletani, bollati tutti frettolosamente come "neomelodici".
Esiste il mondo neomelodico, ma non possiamo fare di tutta un'erba un fascio. Se poi analizziamo quella parola è bella: significa nuova melodia. Allora anche Eros Ramazzotti è neomelodico? Io mi sento fortunato di essere nato a Napoli, non uno sfigato.