Reazione a catena, Marco Liorni racconta come cambia l'edizione 2020 del quiz

Il quiz del preserale di Rai 1 al via il 29 giugno: la scenografia e il pubblico saranno le novità

Reazione a catena è il programma "che segna l'inizio dell'estate, è una boccata di ossigeno, è l'idea della vacanza, della spensieratezza. E di tutto questo c'è molto bisogno". Parola di Marco Liorni, che dal 29 giugno torna nel preserale alla conduzione del quiz di Rai 1. È il secondo anno consecutivo per il giornalista, reduce da una stagione davvero impegnativa con il suo Italia Sì, diventato un appuntamento quotidiano in occasione della chiusura anticipata di Storie italiane.

Reazione a catena 2020: quando inizia e come cambia

Liorni ha concesso un'intervista al settimanale Tv Sorrisi e Canzoni e ha anticipato che l'edizione 2020 di Reazione a catena sarà molto diversa da quelle del passato. Il programma ha dovuto fare i conti con il protocollo di sicurezza anti-Covid e le norme necessarie alla tutela delle persone impegnate nello studio Rai di Napoli.

Abbiamo dovuto ripensare la scenografia e, tra le altre novità, il pubblico in studio non ci sarà. Almeno non in carne e ossa. I nostri fan più affezionati saranno in collegamento video da casa loro: il calore che ci regalano è davvero prezioso. Insomma, sarà un'edizione insolita...

Tonino Quinti, uno degli autori, racconta a Sorrisi che la produzione ha elaborato un modo particolare per distanziare le squadre di tre concorrenti.

Abbiamo pensato a delle postazioni non in linea ma ai vertici di un triangolo: il capitano è davanti e gli altri due sono leggermente più indietro, ma si possono guardare e hanno degli auricolari grazie ai quali possono comunicare tra loro a bassa voce. Noi in onda li sentiamo mentre gli avversari in studio no.

Reazione a catena, gioco di Rai 1 è "quasi liberatorio"

La postazione di Marco Liorni resta in posizione centrale, frontale rispetto ai partecipanti.

Manca un elemento portante che è il pubblico in sala, con il suo calore e il suo coinvolgimento. Così abbiamo tolto la tribuna e messo un grande schermo dove vedremo in video collegamento alcuni rappresentanti del nostro pubblico e dei fan dei social.

Ovviamente la formula di Reazione a catena non cambia: sono confermati i giochi consueti, dalla caccia alla parola all'intesa vincente. "È un programma quasi liberatorio", ribadisce Liorni. E il pubblico lo sa bene: Reazione a catena rimane uno dei game show più apprezzati e seguiti del piccolo schermo, capace di incollare al televisore una media di 3 milioni di spettatori al giorno ogni anno.

Nella strana estate pandemica che attende gli italiani, i fedelissimi della trasmissione non daranno troppo peso a queste novità.

Foto interna: RaiPlay