Rita Levi-Montalcini, tutto quello che c'è da sapere sul film con Elena Sofia Ricci

Arriva in prima serata su Rai 1 il tv movie dedicato alla straordinaria neurologa, raccontata in un periodo particolare della sua vita

Un racconto emozionante per celebrare una donna straordinaria: così Rai 1 presenta Rita Levi-Montalcini, il tv movie di Alberto Negrin dedicato alla fenomenale neurologa, premio Nobel per la medicina e senatrice a vita. Il film è liberamente ispirato ad un episodio realmente accaduto alla Levi-Montalcini e ha per protagonista Elena Sofia Ricci. La messa in onda è fissata per giovedì 26 novembre 2020 in prima serata. Ecco la trama e il cast di questa fiction speciale su una delle donne più amate del nostro Paese. 

Rita Levi Montalcini, film Rai 1 presenta cast e trama

Prodotto da Rai Fiction con Cosmo Productions EU, Rita Levi-Montalcini è ambientato nel 1986, quando la neurologa ha già 77 anni e ha vinto il Nobel per essere riuscita ad individuare e isolare il fattore di crescita nervoso (NGF), la proteina che permette alle fibre nervose di rigenerarsi.

Levi-Montalcini si imbatte però nel caso di Elena, una violinista di soli 12 anni che rischia di perdere la vista a causa di una rara patologia della cornea di origine neurologica. La malattia della ragazza fa riaccende nella scienziata, ormai alla fine della sua carriera, la fiamma della ricerca e la voglia di tornare a cimentarsi con il lavoro in laboratorio.

Con lo storico collaboratore Franco e il giovane oculista Lamberti, Rita si rimette in gioco per aiutare Elena, accettando il rischio di un fallimento.

Ecco cast e personaggi del biopic: 

  • Elena Sofia Ricci: Rita Levi-Montalcini
  • Luca Angeletti: Franco, storico collaboratore della scienziata
  • Ernesto D'Argenio: il giovane oculista Lamberti
  • Carolina Sala: Rita da giovane
  • Elisa Carletti: Elena
  • Francesco Procopio: il padre di Elena
  • Katia Greco: la madre di Elena
  • Dora Romano: la governante
  • Morena Gentile: la moglie di Franco
  • Andrea Lolli: il Prof. Canò
  • Matteo Olivetti: Guido
  • Maurizio Donadoni: il Prof. Poli-Richeter
  • Franco Castellano: il mentore Prof. Giuseppe Levi

La regia è di Alberto Negrin, specialista che sin dagli anni Ottanta dirige grosse produzioni quali Io e il Duce (1985) con Bob Hoskins, Susan Sarandon ed Anthony Hopkins, Il segreto del Sahara (1987) con Michael York, Ben Kingsley ed Andie MacDowell, I guardiani del cielo (1999) con Ben Cross e Peter Weller.

Negli ultimi anni Negrin ha portato in tv biografie di personalità eccezionali come Perlasca - Un eroe italiano (2001) con Luca Zingaretti, Gino Bartali - L'intramontabile (2006) con Pierfrancesco Favino, Paolo Borsellino - I 57 giorni (2012) ancora con Zingaretti e Tango per la libertà (2016) con Alessandro Preziosi, Rocío Muñoz Morales e Anna Valle.

La sceneggiatura di Rita Levi-Montalcini è stata scritta da Negrin con Roberto Jannone, Francesco Massaro e Monica Zapelli.

Elena Sofia Ricci: Montalcini "ha sempre motivato i giovani"

In questi giorni sul set della sesta stagione di Che Dio ci aiuti, Elena Sofia Ricci ha rivelato all'Ansa di essersi sottoposta a quattro ore di trucco di invecchiamento al giorno per trasformarsi nella scienziata.

Questo progetto è per lei "un abbraccio virtuale non solo a una gigante che l'Italia ha avuto in questo campo, ma a tutti i medici, gli scienziati, a chi la lavora nella ricerca, fondamentali, per la collettività tutta".

La sfida per Negrin, invece, è stata quella di riuscire a raccontare un personaggio enorme e complesso come Rita Levi-Montalcini in appena 100 minuti.

Il regista e i suoi collaboratori ha fatto lunghissime e approfondite ricerche, visionato materiali d'archivio e filmati d'epoca. Inoltre si sono avvalsi della consulenza di Piera Levi-Montalcini, la nipote di Rita, che ha permesso alla troupe di girare alcune scene nella casa di Roma dove Rita viveva e lavorava con la sorella gemella Paola.

L'obiettivo è quello di "raggiungere con grande semplicità la capacità di emozionare, commuovendo, divertendo o rattristando, i futuri spettatori". 

Emozionare senza tradire la verità, emozionare senza abbandonare il rigore 'scientifico' della narrazione, emozionare senza manipolare quel che costituisce la struttura profonda dei fatti che si conoscono e senza scendere a compromessi di convenienza o di 'pancia'.

Fonte foto: Ufficio stampa Rai