Roberto Benigni ritira la querela contro Report, Sigfrido Ranucci smentisce: "Da parte nostra nessuna rettifica"

Volano stracci tra l'avvocato di Benigni e Nicoletta Braschi e il conduttore di Report: "Non abbiamo mai pubblicato notizie false"

Dopo il monologo di Roberto Benigni a Sanremo 2023 sui 75 anni della Costituzione, l'importanza dell'articolo 21 e della libertà d'espressione, ha fatto discutere la reazione social di Sigfrido Ranucci alla performance dell'attore premio Oscar. "Sono certo che per coerenza il maestro nei prossimi giorni ritirerà la querela che nel 2017 ha presentato nei confronti del sottoscritto, del collega Giorgio Mottola, della Rai e di Report", ha scritto il conduttore del programma di Rai 3.

Roberto Benigni Report: cosa c'è dietro la querela

Venti giorni dopo quel post polemico, Roberto Benigni e la moglie Nicoletta Braschi hanno ritirato la querela contro Report, almeno in apparenza. La vicenda risale al 2017. All'epoca la trasmissione manda in onda in prima serata un'inchiesta sulla privatizzazione di Cinecittà e il salvataggio degli studi umbri di Papigno, dove Benigni ha girato La vita è bella, Pinocchio e La tigre e la neve. Quel reportage sulla fallimentare attività imprenditoriale della coppia manda su tutte le furie l'attore e regista che si rivolge ai suoi avvocati e fa partire la querela.

In un comunicato diffuso dall'ufficio stampa di Benigni e Braschi, il legale Michele Gentiloni Silveri fa sapere che "nella giornata di ieri il Tribunale di Roma, sezione VII penale, ha definito con sentenza di estinzione del reato per remissione di querela il dibattimento pendente nei confronti dei dottori Giorgio Mottola e Sigfrido Ranucci".

Nel corso delle puntate del 10 e 17 aprile 2017 della trasmissione Report erano state diffuse notizie false e gravemente lesive della reputazione dei miei assistiti, relativamente alla vicenda degli studi cinematografici di Papigno. A seguito di querela, la Procura della Repubblica di Roma aveva tratto a giudizio i dottori Mottola e Ranucci per il reato di diffamazione aggravata. Durante il corso dell'istruttoria, gli imputati hanno emesso un comunicato nel quale hanno rettificato le notizie false diffuse sul conto dei signori Braschi e Benigni e si sono rammaricati degli effetti del servizio incriminato. Preso atto del comunicato, i miei assistiti hanno ritenuto di rimettere la querela e così estinguere il giudizio.

Sigfrido Ranucci: Report "non ha mai pubblicato notizie false"

Nella nota è allegato il comunicato di Report a firma Ranucci e Mottola nel quale si legge che "Nicoletta Braschi e Roberto Benigni per acquistare e ristrutturare i teatri di posa di Papigno hanno utilizzato solo fondi personali" e che "sono riusciti a recuperare buona parte dell'ingente investimento effettuato" grazie alla vendita a Cinecittà Studios, all'epoca a gestione privata.

Non abbiamo mai detto che Benigni e Braschi hanno usufruito di finanziamenti pubblici per ristrutturare gli studi di Papigno: ci dispiace se sono nate delle incomprensioni a seguito del servizio e siamo lieti che le presenti ulteriori precisazioni abbiano consentito a Nicoletta Braschi e Roberto Benigni di rinunciare alle iniziative giudiziarie intraprese nei nostri confronti.

Questione chiusa? Macché. Ranucci si affretta a postare un comunicato al veleno sui social nel quale scrive che "non corrisponde al vero quanto riportato da alcuni organi di stampa in merito a una presunta rettifica di Report sulla puntata Che spettacolo! del 2017". 

Quello che è stato pubblicato è un comunicato congiunto nel quale si ripercorreva la vicenda e si annunciava la composizione bonaria. Non ci sono mai state notizie false pubblicate da Report. Questo per amore della verità, è sufficiente rivedere la puntata.

La puntata con l'inchiesta Che spettacolo! è disponibile in streaming sul sito di Report.