Il conduttore di Mi manda Raitre, Salvo Sottile, torna all'inchiesta e si immerge nelle storie di chi comincia a vivere quando gli altri vanno a dormire
Salvo Sottile ama rischiare. Con Prima dell'alba, il conduttore di Mi manda Raitre torna al suo primo amore: il giornalismo d’inchiesta, quello fatto sul campo, per strada. Dal 19 marzo ogni lunedì in seconda serata su Rai 3 per sette puntate (ognuna con cinque storie), Sottile racconterà le vicende umane e professionali del popolo della notte. Ovvero di tutte quelle persone che cominciano a vivere quando gli altri vanno a dormire. Dai broker finanziari di Firenze ai ladri di rame di Tor Bella Monaca, dalle attiviste dei centri antiviolenza ai praticanti dell’animalesque, dalle maniache del Bingo ai buttafuori delle discoteche milanesi, dalle guide alpine sull’Etna ai sikh che raccolgono frutta e verdura a Terracina, la trasmissione sarà un viaggio che attraverserà l’Italia da Nord a Sud.
Salvo Sottile: Mi manda Raitre prima dell'alba
Prodotto da Simona Ercolani per Stand By Me (la stessa società di docureality come Il condannato – Cronaca di un sequestro e La strada senza tasse), Prima dell'alba racconterà il lavoro, le illegalità e le trasgressioni di un’Italia affascinante e poco conosciuta. “Ho girato il Paese in lungo e largo per raccontare chi lavora, si diverte, esagera, si perde… infrange e smette ogni abitudine, nel corso di una notte”, ha raccontato il conduttore. “Sono storie borderline, storie che, all’apparenza, sembrano come tutte le altre, ma, poi, improvvisamente, prendono una piega del tutto imprevista”. Una “cronaca del giorno prima” che spalanca le porte su un mondo dove si incrociano la criminalità e il divertimento, la cultura e il degrado, la solidarietà e la disperazione.
Salvo Sottile separato dagli affetti per tre mesi
Sottile ha girato l’Italia per tre mesi, lontano dalla moglie Sarah Varetto, direttrice di Sky Tg 24. Si è diviso tra i suoi viaggi al termine della notte e litri di caffè per arrivare fresco a Mi manda Raitre. Lo ha fatto perché il suo percorso professionale tra Sky, La7, Mediaset e ora Rai lo ha intrapreso quando iniziò a scrivere per La Sicilia, per capire che strano lavoro facesse suo padre (Giuseppe Sottile, giornalista de Il Giornale di Sicilia e Studio Aperto, ora a Il Foglio). “Mio padre è stato il mio maestro. Lui è stato uno dei cronisti che ha combattuto la mafia scrivendo”. Ora tocca a lui: “Faccio il lavoro più bello del mondo, racconto storie”.
Fonte foto: https://twitter.com/primadellalba1