Sanremo 2017, Rai smentisce: vallette non saranno figlie di famosi

Il settimanale Chi aveva fatto i nomi di Anouchka Delon, Annabelle Belmondo, Dominique Garcia e Sistine Stallone: tutto falso?

Il Festival di Sanremo 2017 è alle porte e l'attesa per le vallette cresce: ma non ci saranno le figlie delle star del cinema che erano state date per certe dal settimanale Chi. Nei giorni scorsi era stato annunciato che sul palco della storica kermesse musicale sarebbero salite Anouchka Delon, Annabelle Belmondo, Dominique Garcia e Sistine Stallone, tutte figlie di grandi attori.

La Rai invece ha smentito tutto.

La smentita

Giancarlo Leone, direttore Rai, ha voluto smentire categoricamente la presenza delle 4 figlie di celebrity, precisando attraverso un comunicato:

In merito alle indiscrezioni di stampa sulla partecipazione al Festival delle figlie di Andy Garcia, Sylvester Stallone, Alain Delon e della nipote di Jean Paul Belmondo, la Rai precisa che sono completamente prive di fondamento.

Vallette Sanremo 2017

Eppure il direttore Alfonso Signorini, responsabile del settimanale Chi, sembrava dare per accertate le quattro presenze femminili. La notizia sembrava essere stata suggerita, in un certo senso, proprio dal conduttore e direttore artistico Carlo Conti, che aveva affermato:

Le vallette di Sanremo 2017 potrebbero anche essere straniere, perché no? Ci sono nipoti di grandi attori che ho scoperto essere fantastiche! Chi? Dovete scoprirlo voi, ma senza andare troppo lontano, restate in Europa.

E così era partito il toto-nomi delle vallette di Sanremo 2017. Addirittura Chi aveva ipotizzato l'arrivo di altre figlie famose:

Nell'ambito di questa operazione, in cui avranno un ruolo anche gli stilisti che hanno deciso di vestire queste ragazze, sono emersi altri nomi, come quello delle figlie di Kim Basinger, Johnny Depp e Nastassja Kinski.

Insomma, per ora nulla di vero. C'è da dire però che Chi aveva anticipato anche la co-conduzione di Maria De Filippi, che aveva smentito per poi essere "ufficializzata" nella conferenza stampa del giorno seguente. Insomma, a chi dobbiamo credere?