L'associazione dei consumatori ha minacciato una causa legale alla Rai se la influencer condurrà Sanremo 2020: lei replica stizzita con un durissimo comunicato
Botta e risposta tra Chiara Ferragni e il Codacons. Tutto è cominciato quando l'associazione dei consumatori ha minacciato una causa legale alla Rai se la regina delle influencer dovesse davvero condurre Sanremo 2020 accanto al direttore artistico Amadeus, indiscrezione trapelata nelle settimane precedenti. Il Codacons rimprovera alla fashion blogger di essere un modello "diseducativo" per il pubblico generalista, soprattutto quello più giovane. La diretta interessata non si è fatta intimorire e ha replicato con un durissimo comunicato.
Chiara Ferragni, Sanremo amaro: replica al Codacons
La Ferragni si dice "colpita" dall'aggressività dell'associazione e definisce le dichiarazioni del Codacons "infondate e dal contenuto diffamatorio".
Screditano me e comunicano ai consumatori informazioni errate.
La 32enne cremonese si scaglia contro le allusioni dei rappresentati dei consumatori perché insinuano "in maniera arbitraria che io sia un modello sbagliato".
Allo stesso tempo il Codacons ha fatto diverse affermazioni errate e senza fondamento del tipo 'Chiara Ferragni è stata infatti oggetto di numerose denunce alle autorità competenti per l'uso totalmente errato del social network', per le quali invito il Codacons a smentirsi con prove reali e non con illazioni.
La Ferragni conclude la sua nota dicendosi "rammaricata" di come un'associazione "che tanto ha fatto e tanto fa ogni giorno per noi consumatori" non abbia cercato un confronto con lei e le sue società. I comunicati del Codacons, secondo la influencer, sono "ostili e infruttuosi".
Spero che il Codacons continui a lavorare per tutelare i consumatori. Io sono pronta a dare la mia disponibilità.
Codacons Ferragni, la controreplica
Incurante di questo segnale distensivo, il Codacons è rimasto fermo sulle proprie posizioni. In una feroce controreplica, l'associazione non molla la presa e rincara la dose.
Non abbiamo niente di personale contro la Ferragni, e le nostre critiche non sono dirette alla persona quanto ai suoi comportamenti, che riteniamo diseducativi proprio perché la nota influencer rappresenta un esempio per tantissimi giovani che la seguono e la eleggono a modello da imitare e a cui ispirarsi.
Il Codacons ricorda le segnalazioni fatte in passato sulle pubblicità e i messaggi promozionali occulti sui social e sferra un altro attacco sul delicato tema della tutela della privacy dei minori.
Diffondere sul web le foto del figlio Leone che indossa abiti griffati, per pubblicizzare questa o quella marca, rende a nostro avviso la Ferragni un modello diseducativo per i giovani. Così come l'influencer si rende diseducativa quando associa il proprio nome ad un'acqua minerale venduta a 8 euro la bottiglia, o quando organizza una festa al supermercato dove viene sprecato inutilmente del cibo.
Ci sarà mai un "sereno confronto" tra la signora Fedez e l'associazione?