Sanremo 2020, due esclusioni eccellenti dietro gli attacchi a Junior Cally

Secondo "Dagospia", le critiche che arrivano al rapper non sarebbero motivate da "ragioni etiche" ma da due "no" di Amadeus

Le polemiche su Junior Cally stanno monopolizzando i media nei giorni che precedono l'inizio del 70esimo Festival di Sanremo, al via martedì 4 febbraio 2020. Il rapper romano, in gara con il brano No grazie, è stato accusato di istigare alla violenza contro le donne per il testo e il video di una sua precedente canzone, Strega. Molte critiche sono arrivate da Matteo Salvini: il leader della Lega, oltre ad usare l'esilarante hashtag #Lofaiacasatua, ha detto che "la colpa non è sua" perché "ognuno ha diritto a essere scemo", ma della direzione artistica che l'ha selezionato. Dietro queste accuse, secondo Dagospia, ci sarebbe dell'altro.

Povia, Sanremo 2020 e il no dietro le "vendette"?

Gli attacchi politici a Junior Cally, che nella sua canzone in gara critica proprio il razzismo e chi diffonde idee populiste, "non sarebbero dovuti a ragioni etiche". Nella sua selezione, Amadeus avrebbe infatti escluso dai Big in competizione due cantautori molto amati a destra: Povia e Davide Van De Sfross. 

Povia, che ha vinto il Festival con Vorrei avere il becco e ha avuto successo con la rodariana I bambini fanno oh, è noto per le sue invettive anti-gender e anti-immigrazione. Il cantante avrebbe ricevuto il secco no di Amadeus nonostante un estimatore speciale. 

"È apparso diverse volte – scrive Dagospia – come ospite nei programmi in onda sulle reti Rai, in passato era finito nel mirino per le sue discusse posizioni sull'omosessualità, sui vaccini e perfino sui terremoti. Sembra che il cantante annoveri tra i suoi fan un nome d'eccezione: il presidente della Rai Marcello Foa".

Discorso diverso per Davide Van De Sfroos. Il cantautore ha già partecipato a Sanremo nel 2010 con il brano Yanez ed è stato etichettato come leghista (semplicemente perché racconta storie e tradizioni del "tremezzino" di Como e scrive le sue ballate folk in dialetto lombardo) nonostante si sia spesso dichiarato "politicamente ateo". La notizia, al momento, non ha ricevuto conferme né smentite.

Sanremo 2020, Junior Cally ci sarà: stop alle polemiche

Amadeus, intanto, ha voluto ribadire ancora una volta che Junior Cally a Sanremo ci sarà. "La censura – ha detto al settimanale Oggi – non può essere retroattiva. Ovvio che a Sanremo non ti puoi presentare con un testo violento, e io non l'avrei ammesso".

Un'altra bordata è invece arrivata da Mara Maionchi. Ospite di #CartaBianca, la giudice di X Factor non si spiega la presenza di Junior Cally al Teatro Ariston. "Non capisco perché – ha tuonato al programma di Rai 3 – uno così vuole andare nel cuore del nazional-popolare. Io se avessi queste idee non andrei assolutamente a Sanremo, che è il luogo della canzone tradizionale italiana. È fuori luogo. Andare nel cuore del sistema e modificare la sua violenza per andare a Sanremo mi risulta difficile da capire".

Fonte foto copertina: https://www.facebook.com/JuniorCallyOfficial/