Il senatore Pillon contro Amadeus e la scelta di Drusilla Foer: "Sanremo sempre più LGBT"

"Non si potrebbe avere un normale papà nel cast?": fa discutere il post social del senatore leghista

Tra le cinque conduttrici scelte da Amades per Sanremo 2022 spicca Drusilla Foer, l'icona di stile ed eleganza inventata dall'attore Gianluca Gori. Quella di giovedì 3 febbraio sarà quindi la prima conduzione "drag" nella storia del Festival e questo provocatorio messaggio di inclusività, affidato all'"anziana soubrette" Dru, non è digerito da un agguerrito cattolico conservatore e assalitore mediatico: Simone Pillon.

Pillon: Drusilla fa Sanremo "sempre più LGBT"

Il senatore bresciano della Lega non perde tempo e commenta con un discusso post sui social l'annuncio di Amadeus, che sarà affiancato durante la 72esima edizione di Sanremo da Drusilla, Ornella Muti, Lorena Cesarini, Maria Chiara Giannetta e Sabrina Ferilli.

Com'era ampiamente prevedibile, al Festival di Sanremo sempre più LGBT è stata assegnata la quota gender-inclusive già nella fase di scelta dei conduttori. Una domanda: ma sempre in rispetto delle quote, non si potrebbe avere tra i co-presentatori un normale papà (uno eh, non due), e magari di ispirazione conservatrice? Sarebbe un bel segnale, se non altro a tutela delle specie a rischio estinzione televisiva.

Le risposte al messaggio del vicepresidente della Commissione parlamentare per l'infanzia e l'adolescenza sono numerose. Il battibecco più commentato e condiviso è quello tra Pillon e Vincenzo Maisto, il blogger noto come il Signor Distruggere. All'obiezione dello scrittore salernitano – "Essere, Amadeus è il presentatore principale, è sposato con una donna e ha due figli" – il senatore del Carroccio replica stizzito.

Lo so, ma non mi risulta particolarmente conservatore. P.s. Impara il rispetto per chi non la pensa come te.

Non può mancare nemmeno la reazione di Tommaso Zorzi. L'influencer si rivolge a Pillon senza mezzi termini. 

Ma io perché mi devo svegliare e leggere la tua diarrea verbale?

È più articolata la risposta di Marco Mancini, assistente parlamentare alla Camera.

Tra le cose buone di questo 2022 sa cosa potrebbe esserci? Il fatto che a brevissimo, e comunque entro e non oltre febbraio 2023, terminerà la legislatura e la vedremo nuovamente al di fuori delle istituzioni, dove non potrà nuocere ai diritti di nessuno se non ai suoi stessi. Poi, se proprio volessimo esagerare quest'anno, potrebbe anche esserci la fine della pandemia. Ma ritengo la prima un'urgenza senza eguali.

Drusilla Foer a Sanremo 2022: le prime polemiche

Di diverso spessore sono le dichiarazioni di Vladimir Luxuria, che ha accolto l'arrivo della nobildonna Drusilla sul palco dell'Ariston come "un bel messaggio contro pregiudizi e discriminazioni di genere", e soprattutto di Antonio Suetta, il monsignore della diocesi di Ventimiglia-Sanremo.

Il vescovo ritiene che "Drusilla in fondo sarà un po' come il personaggio simpatico e da me più conosciuto della signora Coriandoli di Maurizio Ferrini. Poi non è nemmeno detto che questo personaggio faccia propaganda ideologica perché ci sono tanti artisti che si travestono senza per questo fare passare un messaggio gender".