Il tg satirico di Canale 5 risponde per le rime al comico, che definisce "un soggetto in uno stato molto particolare"
La replica di Striscia la notizia alle dichiarazioni di Massimo Boldi sulla paternità del format del tg satirico di Canale 5 non si fa attendere. La risposta di Antonio Ricci e il suo staff alle parole del comico di Luino è affilata e graffiante come al solito. La redazione del programma Mediaset è netta: la rivendicazione di Boldi "non è altro che una fake news".
Striscia la notizia: Massimo Boldi "fa confusione"
Dinanzi all'intervista concessa da Boldi a QN, nel corso della quale l'attore ha detto di aver inventato la formula di Striscia "dieci anni prima che la facesse Ricci", i responsabili della trasmissione ammettono di essere "letteralmente esplosi in un'enorme risata".
Fin dalle origini della televisione, nella parodia del telegiornale si sono esercitati molti comici: da Walter Chiari a Gino Bramieri, da Alighiero Noschese a Raimondo Vianello, ad Antonio Amurri e Dino Verde, fino a Rocco Tanica, Massimo Boldi, etc. etc. Boldi sostiene che il suo tg però non era uguale a quello che aveva già fatto Walter Chiari, il quale si limitava a 'imitare i giornalisti veri'. Non ci risulta che Walter Chiari fosse un imitatore, e a voi?
Da Striscia sostengono inoltre che "Boldi fa confusione, e parecchio, pure sulle date".
Quando faceva Grand Hotel era il 1986. Difficile che nello studio accanto si girasse Striscia, visto che la prima puntata del tg satirico andò in onda nel novembre del 1988. Forse sarebbe stato il caso di verificare le informazioni, soprattutto quando, coscientemente, si intervista un soggetto in uno stato molto particolare.
Striscia la notizia sottolinea infine che il format del programma è "unico al mondo e molto diverso dalla parodia del tg".
Come tutti sanno, la nostra peculiarità è quella di realizzare autentici servizi giornalistici, anticipando spesso i media ufficiali. Infatti veniamo contattati quotidianamente da centinaia di cittadini che ci chiedono di intervenire per denunciare truffe o illeciti. Se vi servisse anche la prova provata, guardate una puntata (si trova online, qui il link) del telegiornale di Cipollino. E poi una di Striscia. Potrete constatare che si tratta di due prodotti televisivi completamente differenti.
Massimo Boldi Striscia la notizia: la contro-replica di Cipollino
Non appena la redazione di Striscia ha diffuso la sua precisazione, Boldi è intervenuto al sito di Davide Maggio tornando alla carica.
Antonio Ricci deve ricordare che io un tg satirico lo facevo ad Antenna 3 Lombardia con Teo Teocoli. Il programma si intitolava Non lo sapessi ma lo so ed è depositato alla Siae dal 1977. Perciò è chiaro che quello e Striscia sono cose diverse, ma l'idea di base è la mia, non c'è un ca**o da fare, è inutile che insistano. Zuzzurro e Gaspare, ai tempi, erano i miei autori.
L'attore ribadisce che "uno che conosce Massimo Boldi sa che quella roba lì viene da una mia idea", pur riconoscendo che "loro l'hanno trasformata, l'hanno fatta in due mentre io ero da solo". Quanto al "soggetto in uno stato molto particolare", Boldi ammette che "era per dire che sono diventato vecchio e sono scemo".
Questa è la 'sottilezza' di Antonio Ricci nel giudicare il sottoscritto. Però non dice che non fosse vero quello che dico; dice che il mio tg satirico era completamente diverso da Striscia e infatti lo era. Ma l'idea di base era un telegiornale comico che nessuno aveva mai fatto. L'avevo fatto solo io. Che mi smentisca, Ricci!
Su Facebook, infine, Boldi sotterra l'ascia di guerra, concedendo che "l'amicizia che mi lega ad Antonio Ricci è così forte che ci permette di giocare e di insultarci a vicenda".
L’amicizia che mi lega ad Antonio Ricci è così forte che ci permette di giocare ad insultarci a vicenda
Pubblicato da Massimo Boldi su Lunedì 20 settembre 2021